Non esiste un manuale di istruzioni per le mamme (o per i papà). Nessuno può fornire una ricetta infallibile per poter crescere un figlio nel migliore dei modi, anche se è a sua volta un genitore. La maternità e la paternità sono “arti” che si imparano sul campo, sempre e solo parzialmente, in una vita intera.

Eppure, credo che esistano alcune cose che tutte le mamme dovrebbero sapere. Per non sentirsi sopraffatte, inadeguate, sole. Per non sentirsi in colpa per ciò che sono o che vorrebbero essere. Ecco, dunque, le cose che ogni mamma dovrebbe sapere, almeno secondo me (e magari prima ancora di diventare mamme!).

1. Non credere alla perfezione altrui

perfezione delle mamme

Non credere alla perfezione millantata da persone che conosci più o meno bene. Non credere alla perfezione raccontata sui social, a quella pretesa da chi magari preferisce giudicare e mortificare gli altri invece di guardarsi dentro. Non esistono famiglie perfette, figli perfetti, madri ineccepibili. Anche se altri vorrebbero far credere il contrario.

Essere genitori è un viaggio in cui si naviga a vista, in cui è inevitabile commettere errori e trovarsi in difficoltà. L’importante, come in tutte le cose, sono la buona fede e l’impegno profuso: per tuo figlio sarà questo a contare, in ultima analisi, insieme ovviamente al tuo immenso amore.

2. Non tutto dipende da te

Sulle madri grava da tempo una pressione psicologica immensa. Spesso le difficoltà di un bambino, i suoi comportamenti o i suoi problemi – presunti o reali – finiscono con l’essere attribuiti a qualcosa che sua madre ha detto o fatto, oppure che ha omesso o che comunque ha affrontato in modo “sbagliato”. Una responsabilità che, chissà perché, non ricade quasi mai in modo equanime sui padri.

La verità è che l’educazione di un figlio è un processo complesso e difficile, e non un travaso di norme, regole e divieti. E soprattutto, sull’indole di un bambino e poi di un ragazzo, sul suo modo di comportarsi e di reagire nelle varie situazioni della vita, incidono pesantemente il suo carattere innato e i condizionamenti che riceverà al di fuori della famiglia. Non tutto dipende da te: non sei onnipotente, purtroppo, ma non hai neanche la responsabilità di tutto ciò che tuo figlio fa o non fa.

3. I figli crescono

Un fatto ovvio, quasi lapalissiano. Eppure si tratta di un’evidenza a cui le mamme non sempre riescono a pensare con reale consapevolezza, specie nei primi, faticosi, anni di maternità. Quando hai un neonato che continua a svegliarsi tra le braccia, il tempo tende a cristallizzarsi ed è difficile mantenere il senso della prospettiva. La vita sembra in un certo senso destinata a procedere sempre così, tra una poppata infinita e un pannolino puzzolente.

E invece i bimbi crescono, e lo fanno anche molto velocemente. E se è vero che le sfide della genitorialità cambiano di continuo e gli ostacoli non mancano mai, lo è anche il fatto che il rapporto con i figli è in continua evoluzione e che i neonati che dipendono in tutto e per tutto da mamma e papà diventano in pochi anni dei piccoli individui sempre più indipendenti e autonomi.

4. Tuo figlio è la risposta alle tue domande

Sarà tuo figlio, quasi sempre, a rispondere ai tuoi dubbi e alle quotidiane incertezze. Sarà lui, o lei, a farti capire cosa fare nei momenti di crisi reale, a manifestare le sue reali necessità, a farti capire se lasciarlo dormire nel lettone o quando provare a togliere il pannolino.

Sarà tuo figlio ad accompagnare te e suo padre in questo viaggio straordinario e difficile che dura una vita, a tracciare la strada insieme a voi. Non sarà sempre facile, ma di certo non sarai sola.

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