
Molti genitori ricevono giudizi negativi, consigli non richiesti e commenti sgraditi: come comportarsi per non perdere la fiducia in se stessi.
Se non hai allattato, per scelta o tuo malgrado, avrai ricevuto occhiate, commenti non richiesti e giudizi negativi. Come capitava a me quando attaccavo al seno i miei figli "grandi". Ma la tua decisione è stata sacrosanta.
Cara madre che non ha allattato,
sappi che io e te ci intendiamo alla perfezione. Credimi se ti dico che posso immaginare quanti consigli non richiesti, quanti giudizi, quante occhiatacce sghembe ti siano stati riservati ogni volta che tiravi fuori il biberon.
Quante domande inopportune e quanta invadenza hai dovuto sopportare per una decisione che non riguardava nessuno al di fuori di te. Lo so perché io, per le ragioni opposte, ho vissuto una esperienza analoga. Perché il paradosso è che, se quando tuo figlio è appena nato la gente ti crocifigge se non gli dai il tuo seno, poi ti massacra se continui ad allattarlo quando ha superato i primi mesi di vita.
Ho allattato il mio primo figlio per circa un anno e mezzo e sua sorella per oltre due anni: puoi forse immaginare la collezione di battute e commenti che ho raccolto mio malgrado. La verità è che nessuno chiederà mai ai nostri figli se e quanto siano stati allattati al seno. Nessuno potrà mai distinguere il tuo dai miei sulla base del tipo di latte che li ha nutriti quando erano piccoli.
La verità è che la sola cosa che conta, quando diventi madre, è riuscire a sentirti il meglio possibile, per te e per tuo figlio. E che offrire il seno controvoglia, esattamente come negarlo per assecondare gli altri, è un controsenso e un supplizio, non soltanto per la madre che si sente costretta a farlo.
Cara madre che non ha allattato, se la tua è stata una scelta precisa e consapevole, vanne fiera. Difendi con le unghie e con i denti, come ho sempre cercato di fare io, il tuo diritto all’autodeterminazione e alla libertà. Lo dobbiamo a noi stesse, ma anche alle nostre figlie. Non giustificarti, non schernirti, non cercare spiegazioni che non servono e che non devi a nessuno. La tua decisione è stata sacrosanta e nessuno dovrebbe permettersi di sindacarla.
Molti genitori ricevono giudizi negativi, consigli non richiesti e commenti sgraditi: come comportarsi per non perdere la fiducia in se stessi.
E se invece avresti voluto allattare, ma proprio non ci sei riuscita, sappi, cara madre che non hai allattato, che non è stata colpa tua. Forse non hai trovato il giusto supporto o le informazioni adeguate. Forse sei stata scoraggiata, oppure ostacolata, da chi invece avrebbe dovuto sostenerti e rispettarti. Forse hai ricevuto consigli sbagliati, o forse, semplicemente, il tuo corpo ha deciso al posto tuo.
In ogni caso, non hai davvero nulla da rimproverarti, e nessuna ragione per temere che tuo figlio, o il vostro legame, possano in qualche modo essere penalizzati dal tipo di latte che lui ha mangiato nei primi mesi della sua vita.
Cara madre che non ha allattato, io e te siamo diverse, perché non esiste un essere umano che sia davvero uguale a un altro. Eppure siamo uguali, da un certo punto di vista. Siamo madri. Che amano i propri figli, e che sanno che il rispetto di se stesse è una condizione imprescindibile per provare a essere un genitore decente. Siamo madri che fanno del loro meglio, ogni santo giorno. Madri che provano, e pensano, ripensano, e prendono decisioni di continuo.
Madri che a volte sbagliano, ma sempre in buona fede (e mai quando offrono il seno o decidono di non farlo). Madri che vengono giudicate di continuo, magari da altre madri che non ci conoscono, che non sanno, che non pensano che, esattamente come loro, stiamo solo cercando di dare ai nostri figli il massimo possibile.
Noi siamo madri, e basta.
Articolo originale pubblicato il 19 luglio 2018
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