Ci sono volute la giovane Greta e una primavera meteorologicamente infausta per calamitare l’attenzione generale sull’ambiente e sul cambiamento climatico che da anni preoccupa ambientalisti e scienziati di tutto il mondo.

Una consapevolezza tardiva, ma comunque molto importante, che forse ha ancora più significato per chi, come me, si trova a crescere dei figli che presto erediteranno questa Terra malridotta eppure meravigliosa, e che della Terra si dovranno prendere cura.

Memori dei nostri insegnamenti, ma in grado di mostrare, per l’unica casa che abbiamo, un rispetto maggiore di quello che noi le abbiamo saputo riservare. Ma come fare, nel quotidiano, per educare i bambini ad amare e rispettare l’ambiente?

1. Primo comandamento: non esagerare

Molti dei problemi ambientali, a cominciare dal consumo eccessivo di risorse, energia, e dalla produzione incontrollata di rifiuti, dipendono dallo stile di vita insostenibile che noi occidentali conduciamo ogni giorno. Il messaggio più importante, per educare i nostri figli al rispetto del Pianeta, è che si può vivere più sobriamente, senza sprecare.

E questo non vale soltanto per il cibo, per l’acqua e per l’elettricità, ma per tutti i beni materiali, dagli abiti ai giocattoli alla tecnologia. Non si tratta, ovviamente, di vivere di stenti o rinunciare alle normali comodità, ma solo di recuperare un minimo di senso critico per quanto riguarda i consumi e lo stile di vita.

2. Riutilizzare e riciclare

Corollario del punto precedente: quella dei nostri figli, ancora più della nostra, è la generazione cresciuta all’insegna dell’usa e getta. Ma educare i piccoli al rispetto dell’ambiente significa anche insegnare loro che non ha senso gettare via quello che potrebbe ancora essere utile.

Si parte dai gesti quotidiani: riutilizzare carrozzina, culla, giocattoli e abiti appartenuti a fratelli più grandi, cugini ed amichetti, riparare cose che possono ancora funzionare. E ovviamente fare una raccolta differenziata rigorosa. Tutte abitudini che non sono soltanto “green”, ma possono rivelarsi anche molto utili per alleggerire il bilancio familiare.

3. Chi fa da sé fa per tre

Produrre in casa il più possibile (cibo, vestiti, ma anche giocattoli e altro) è un ottimo sistema per limitare l’impatto ambientale, riducendo imballaggi, spreco di materiali ed energia necessaria per il trasporto.

Non sempre è una strada percorribile, visti anche i ritmi spesso insostenibili delle nostre esistenze, ma ogni piccolo contributo è importante: un orticello in balcone, i biscotti fatti in casa, la spremuta d’arancia sono semplici esempi alla portata di tutte le famiglie, che tra l’altro si prestano alla grande come esperienze da condividere con i bambini.

4. Carrello della spesa sostenibile

bambina e natura

Le nostre scelte di consumo rappresentano un aspetto molto importante della cosiddetta “impronta ecologica” che lasciamo sul pianeta, ovvero del nostro impatto quotidiano sull’ambiente. Anche da questo punto di vista, come educatori abbiamo un ruolo fondamentale, abituando i bambini al consumo di alimenti locali e di stagione e alla scelta di prodotti che abbiano pochi imballaggi.

Anche la scelta del biologico aiuta, perché significa zero pesticidi e concimi di sintesi, quindi meno inquinamento. Per quanto riguarda l’impatto diretto sul clima, infine, la riduzione del consumo di carne e di altri derivati animali è di cruciale importanza: fin dallo svezzamento, quindi, è utile non abusare di alimenti di origine animale.

5. Crescere all’aria aperta

educazione ambientale bambini

Come si può amare, o anche banalmente rispettare, qualcosa di cui non si ha esperienza diretta?
Il contatto regolare con la natura è a mio parere indispensabile per accendere nei bambini l’interesse nei confronti dell’ambiente. Stare all’aria aperta, a contatto con gli elementi naturali, favorisce inoltre salute e benessere psicologico di grandi e piccini. È divertente, educa alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente.

Ed è gratuito. Gli animali, invece, rappresentano per i bambini i compagni di gioco ideali: fedeli, stimolanti e affettuosi. Permettere ai bambini di godere della loro compagnia è un altro tassello cruciale nella loro coscienza “ambientalista”, purché questa esperienza avvenga all’insegna del rispetto e della consapevolezza.

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