La gravidanza rappresenta un momento di grande attenzione per la salute delle donne che vedono aumentare i controlli per verificare lo stato di salute sia delle future mamme sia del bambino che portano in grembo. Uno degli aspetti sui quali si concentra maggiormente l’attenzione è quello dell’igiene intima poiché c’è il timore che possano svilupparsi infezioni pericolose per lo sviluppo embrionale e fetale.

Una di queste infezioni è la gardnerella, che in gravidanza può creare dei problemi, ma solamente nel caso in cui venga trascurata o non trattata per lungo tempo. Per fare chiarezza sull’argomento e sgomberare il campo da dubbi, timori e false informazioni in materia, abbiamo intervistato il Dottor Luca Zurzolo, specialista in ginecologia e ostetricia. Con lui abbiamo avuto modo di approfondire il discorso sulla gardnerella in gravidanza, andando a individuare le condizioni nelle quali si manifesta questa condizione, quali sono i sintomi con i quali riconoscerla e, ancora, i trattamenti e i rimedi per risolverla.

Cos’è la gardnerella?

Dottor Zurzolo, cos’è la gardnerella?

La gardnerella è un commensale della vagina, non un batterio che viene dall’esterno. Normalmente è presente in piccole quantità e in equilibrio con tutta la flora lattobacillare vaginale regolare.

È un fenomeno raro?

In realtà è un problema molto frequente, ma viene sempre trattato e non crea problemi. Bisogna avere un’infezione che poi viene trascurata per mesi, se non per anni, per avere dei problemi a lungo termine.

Quando diventa un problema, un pericolo, per la salute della donna o, in caso di gravidanza, per il feto?

Quando ci sono degli squilibri nel pH, e quindi delle alterazioni nella flora lattobacillare, le colonie di gardnerella possono aumentare rispetto agli altri lattobacilli.

Quali sono le cause che possono provocare gli squilibri del pH e, di conseguenza, un’infezione da gardnerella?

Spesso si può contrarre o per via sessuale o se si ha una scarsa igiene oppure se si ha un’eccessiva igiene, perché per esempio troppe lavande o troppa igiene intima può comunque andare ad alterare la flora vaginale.

Quindi anche nell’uso dei detergenti intimi è importante prestare attenzione per evitare, nell’intento di perseguire una maggiore igiene, di creare i presupposti per lo sviluppo di un’infezione come quella della gardnerella.

I sintomi della gardnerella

Da cosa si può intuire o sospettare la presenza di un’infezione di questo tipo? Ci sono dei sintomi specifici della gardnerella?

I sintomi riguardano i fastidi come prurito, bruciore o solitamente cattivo odore e le caratteristiche secrezioni grigio-biancastre. Quindi in generale la gardnerella è uno dei fastidi delle infezioni delle vaginosi batteriche più frequenti.

Gardnerella in gravidanza: quali sono i rischi?

Nel caso in cui l’infezione si presentasse in gravidanza, ci sono dei rischi o delle conseguenze gravi per il proseguimento della stessa?

Due problemi possono essere legati alla gardnerella:

  1. una gardnerella non trattata che può dare origine a una malattia infiammatoria pelvica che quindi va a creare danni all’utero e in particolar modo alle tube creando una diminuzione o un’alterazione della fertilità della donna, ma questo è un caso in cui veramente ci si trascura;
  2. in gravidanza si può avere una predisposizione, sempre se non la andiamo a trattare e ci trascuriamo, all’instaurarsi di un parto pretermine o alla nascita di bambini con un peso più basso.

Questi sono i fastidi più gravi che può creare la gardnerella. In generale è un patogeno che, se tenuto sotto controllo, non crea particolari problemi.

Cure e terapie per la gardnerella in gravidanza

Come trattare l’infezione da gardnerella?

Quando abbiamo un’infezione da gardnerella la dobbiamo andare a curare essenzialmente con degli antibiotici che possono essere o per via sistemica o, più frequentemente, delle creme che vengono applicate a livello vaginale per eliminare l’infezione.

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