Uno studio epidemiologico sviluppato dall’Università Humanitas insieme all’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In), l’Università di Montreal e il Politecnico Federale di Zurigo, ha scoperto una correlazione evidente tra infezioni e disturbi del neurosviluppo in gravidanza.

Da cosa dipende questa associazione e a quale patologie è legato? Ecco i risultati scientifici a cui è giunto il team di lavoro.

Infezioni in gravidanza e disturbi del neurosviluppo: c’è correlazione. Il nuovo studio scientifico

Il nuovo studio scientifico è stato pubblicato sulla rivista Immunity Cell ed è stato condotto da un team di ricercatori dell’Humanitas University.

Il Dott. Davide Pozzi, ricercatore presso Humanitas University e autore dello studio, ha riferito:

È evidente che l’attivazione del sistema immunitario materno a seguito di alcune infezioni determina un processo infiammatorio che porta alla liberazione di determinate molecole importanti per la corretta risposta immunitaria. Utilizzando un particolare modello pre-clinico di infiammazione prenatale in stadi tardivi di gravidanza, il team di studiosi ha scoperto che l’aumento della citochina pro-infiammatoria IL-6 (una molecola dell’infiammazione) potrebbe essere responsabile degli effetti sul neurosviluppo a lungo termine sui neonati.

In sostanza, spiegano gli autori, la citochina agisce in modo diretto sui neuroni in via di sviluppo del feto procurando un aumento della costruzione delle sinapsi determinando, di conseguenza, una modificazione delle connessioni neuronali in diverse zone del cervello del neonato.

La Dott.ssa Michela Matteoli, docente di Humanitas University e direttrice del Cnr-In, ha detto:

Alcuni tipi di infezioni contratte durante la gravidanza possono rappresentare una parte dei disturbi costituire parte dei disturbi del neurosviluppo sui bambini le cui cause, però, sono ancora poco chiare. Il nostro studio permetterà di identificare nuovi focus incentrati sulla terapia per lo sviluppo di farmaci per prevenire proprio patologie come la schizofrenia, l’autismo e l’epilessia.

Una scoperta scientifica utile anche per il Covid

I risultati ottenuti dallo studio effettuato potrebbero risultate anche utili nel periodo di Covid che il mondo sta affrontando poiché la carica virale propria del Covid-19 determina un aumento di citochimica in cui la citochina pro-infiammatoria IL-6 svolge un ruolo base nel processo infiammatorio scatenato dal virus.

Anche se, ad oggi, i dati clinici hanno evidenziato che le infezioni da Covid non influiscono negativamente sul corso della gravidanza e sulla salute dei neonati, questo resta comunque un campo di indagine aperto. La dott.ssa Matteloli, conclude dicendo:

Negli Stati Uniti, il National Institutes of Health (NIH) ha iniziato uno studio di follow-up di quattro anni sui potenziali effetti a lungo termine di Covid-19 sulle donne colpite dal virus durante la gravidanza. Lo studio seguirà anche i loro bambini per verificare eventuali effetti a lungo termine. Non ci resta che aspettare ed essere speranzosi sui risultati scientifici.

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