Napoli, la storia di madre e figlia che partoriscono a 24 ore di distanza

All'ospedale Cardarelli, Mara e Paola (i cognomi non sono stati specificati) hanno dato alla luce nello stesso momento i propri bambini, Futura e Giovanni, in modo del tutto spontaneo e naturale.

Arriva direttamente da Napoli la storia del parto di una madre e una figlia, rispettivamente Mara e Paola (i cognomi non sono stati resi noti), che hanno dato alla luce, a poco più di di 24 ore di distanza, i propri bambini. Le donne condividono la stanza di degenza nel reparto di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale Cardarelli, dove Futura e Giovanni sono nati contemporaneamente in modo del tutto spontaneo.

In pochissime ore la storia è diventata virale, facendo il giro del web: Mara oggi ha 35 anni e ha avuto la figlia Paola nel 2002, all’età di 15 anni. Come si legge su un post Facebook condiviso dalla pagina della struttura ospedaliera, le due “insieme hanno scelto il nostro ospedale per gli elevati standard di sicurezza che garantisce alle mamme ed ai bambini“. I piccoli Futura e Giovanni “pesano rispettivamente 3,8 kg e 3,4 kg e sono in ottima salute, così come le loro madri; già nei prossimi giorni potrebbero essere dimesse“, continua la nota.

Claudio Santangelo, primario di ostetricia e ginecologia del Cardarelli, ha aggiunto:

Le signore Mara e Paola stanno bene, così come i loro meravigliosi bambini. Come reparto, abbiamo come priorità tutelare la salute e il benessere delle donne e dei nuovi nati. Lo facciamo lavorando di continuo sui percorsi di sicurezza e intervenendo sull’accoglienza e il supporto alle neo-mamme.

Quest’ospedale di Napoli, nel 2022 ha registrato circa 740 parti, segnalando così un lieve aumento rispetto all’anno precedente. L’accompagnamento al parto naturale avviene qui  utilizzando la tecnica del parto in acqua, la cromoterapia, l’aromaterapia e, da poco, anche la tecnica del Rebozo, un tessuto dell’abbigliamento femminile messicano indossato a mo’ di sciarpa, che spesso viene utilizzato per portare neonati o oggetti, e può essere sfruttato per dare sollievo alla donna incinta.

Anche il direttore generale della struttura, Antonio D’Amore, ha commentato la vicenda:

Faccio i migliori auguri alle neomamme e ringrazio le ostetriche, gli infermieri, gli Oss e i medici per il lavoro che fanno nell’accompagnamento delle donne al parto. La nostra Azienda si caratterizza per la gestione di gravidanze ad elevato rischio ed a maggiore complessità; anche in questo ambito il nostro ospedale è un punto di riferimento importante, rappresentando una risorsa di primo piano nella gestione delle emergenze. Il nostro obiettivo deve essere promuovere una corretta diagnosi e gestione dei parti potenzialmente a rischio, così da limitare la necessità di intervenire in emergenza.

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