
"Viaggiare con un bambino è difficile ma situazioni come questa lo rendono quasi una missione impossibile", ha scritto la nota youtuber su Instagr...
Fa discutere la scelta della Japan Airlines di segnalare, al momento della prenotazione del proprio posto in aereo, dove saranno seduti i bambini piccoli.
L’emoji di un bebè che fa capolino tra le file parla chiaro: i passeggeri sono avvertiti, lì sarà seduto un bambino. Così, volendo, possono tenersene il più possibile lontani.
Così la Japan Airlines ha attivato la nuova opzione che consente ai passeggeri di scegliere, al momento della prenotazione del proprio posto, non solo “finestrino o corridoio”, ma anche la distanza da un bambino piccolo (vengono “segnalati” i bambini da 0 a 2 anni). Per poter evitare (per quanto possibile) di essere disturbato dal pianto del bambino durante il volo.
Una scelta che ha acceso le polemiche e diviso i passeggeri: in molti si sono sentiti sollevati all’idea di poter evitare di sedere accanto a un neonato durante il volo, soprattutto se lungo. E su Twitter hanno ringraziato la compagnia aerea, raccontando esperienze negative con bambini seduti vicini durante un lungo volo aereo.
Una donna commenta: “Ho volato per 6 ore seduta accanto un bambino che ha urlato per tutto il tempo. Abbiamo pensato tutti che saremmo impazziti, mentre né sua madre né gli assistenti di volo tentavano di calmarlo. Questo strumento dovrebbe essere adottato da tutte le compagnie aeree”.
C’è stato però anche chi ha fatto notare che segnalare la presenza di un bambino come potenziale elemento di disturbo durante il volo equivalga a discriminare le famiglie con bambini piccoli.
"Viaggiare con un bambino è difficile ma situazioni come questa lo rendono quasi una missione impossibile", ha scritto la nota youtuber su Instagr...
“Dobbiamo imparare la tolleranza”, scrive un utente. Un altro aggiunge: “Che tristezza. Siamo stati tutti bambini. I bambini che piangono fanno parte della vita. Un po’ di tolleranza e rispetto non fanno male”. Un altro scrive: “Non sono mai stato disturbato dalla presenza dei bambini durante un volo”.
Un genitore commenta: “Secondo voi perché i genitori non riescono a controllare il pianto di un neonato? Notizia: perché non possiamo. I bambini piangono per qualche ragione o per nessun motivo. Tutto quello che possiamo fare è consolarli, e a volte funziona, a volte no”.
Articolo originale pubblicato il 2 ottobre 2019
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