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Ecco tutto quello che c'è da sapere prima di imbarcarsi per un volo quando si aspetta un bambino.
Una delle domande più ricorrenti è quella legata al viaggiare in gravidanza e in modo particolare all’utilizzo dell’aereo. È possibile volare in gravidanza? È un mezzo di trasporto sicuro per le donne incinte? Quali sono i rischi e quali gli aspetti da considerare prima di acquistare un biglietto e raggiungere l’aeroporto?
La risposta è positiva: si può volare in gravidanza. Anzi, come precisato dall’Ospedale Niguarda, l’aereo è il mezzo di trasporto più sicuro, anche se è bene considerare la durata del viaggio. Per i voli inferiori alle 4 ore, infatti, non ci sono indicazioni o rischi particolari per le donne in gravidanza; discorso diverso per i viaggi superiori alle 4 ore per i quali è utile indossare calzature e abbigliamenti comodi per ridurre il rischio di trombosi e camminare almeno ogni mezz’ora.
In generale, quindi, si può volare in gravidanza, ma molto dipende anche dall’epoca gestazionale. Nelle prime settimane, ricorda il National Health Service inglese (NHS), la nausea e il vomito tipici di questo periodo potrebbero rendere il viaggio difficoltoso così come negli ultimi mesi di gestazione, anche per effetto dell’aumento del peso e delle dimensioni della pancia, può risultare scomodo e faticoso.
Inoltre bisogna considerare come nelle ultime settimane di gestazione si potrebbe essere a ridosso dell’inizio del travaglio. È importante quindi prendere come riferimento la data presunta del parto, valutare le proprie condizioni di salute (magari confrontandosi con il proprio ginecologo) e considerare l’importanza del viaggio (sia esso di lavoro, svago o esigenze personali).
Ci sono invece condizioni e situazioni che potrebbero rendere sconsigliato il volare durante la gravidanza. Nelle donne che hanno una storia di aborti spontanei ricorrenti, sanguinamento vaginale o altre complicanze o hanno un’anemia grave, il diabete gestazionale o l’ipertensione il volare in gravidanza potrebbe essere un serio rischio, sia per il feto che per la loro salute. Anche in caso di gravidanze gemellari spesso è sconsigliato prendere un aereo.
Quando si organizza un viaggio è fondamentale consultare le regole della compagnia aerea con la quale si desidera volare.
Le regole generali valgono sempre ma poi, specialmente nelle situazioni limite e particolari, possono esserci eccezioni o specifiche procedure da seguire. Fino alla ventottesima settimana di gravidanza non ci sono problemi, da quella data in poi le compagnie possono richiedere un documento di idoneità al volo che deve essere rilasciato entro le 48 ore precedenti la partenza dal proprio ginecologo o da un’ostetrica. Questo documento vale anche per il viaggio di ritorno a meno che questo non sia previsto dopo la trentaseiesima settimana di gestazione.
Dalla trentaseiesima settimana non è consentito prendere un aereo mentre per le donne con gravidanza gemellare tale divieto viene anticipato alla fine della trentaduesima settimana.
Un elemento importante da considerare riguarda anche la possibilità di far volare un neonato (aspetto da considerare se si partorisce in una località dalla quale ripartire con l’aereo). Per molte compagnie il neonato deve avere almeno 8 giorni prima di poter volare, mentre le donne possono volare già dalle 48 ore dopo il parto, salvo quelle che hanno subito un intervento chirurgico o sono andate incontro a complicazioni ed è richiesto che trascorrano almeno 10 giorni.
Il Mayo Clinic segnala come volare in gravidanza possa aumentare il rischio della formazione di coaguli di sangue nelle vene provocando la cosiddetta trombosi venosa. Per quel che riguarda le radiazioni a cui si è esposti durante i viaggi aerei non sono considerare un problema per le donne in gravidanza in quando l’esposizione è breve. Discorso diverso per i piloti e gli assistenti di volo che hanno un’esposizione maggiore e regolare; in questi casi è utile valutare ogni situazione con il proprio medico.
Per quel che riguarda l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna il sito WebMD precisa come questi non siano motivo di preoccupazione per le gestanti. Stesso discorso anche per i body scanner e i metal detector utilizzati per ragioni di sicurezza negli aeroporti, ma le donne in gravidanza possono richiedere di essere perquisite manualmente o tramite altri appositi strumenti.
L’indicazione generale dell’American College of Obstetrician and Gynecologists (ACOG) è di evitare di volare in gravidanza quando si ha una condizione medica che potrebbe peggiorare durante il volo o richiedere un trattamento di emergenza. Solitamente le emergenze in gravidanza si verificano nel primo e nell’ultimo trimestre, quindi il periodo che va dal quarto al sesto mese è quello più indicato per salire su un aereo.
Viaggiare comodi è un obiettivo comune, ma per le donne in gravidanza è un’attenzione ancora più importante. Per questo è consigliabile scegliere un posto vicino al corridoio in modo da poter distendere meglio le gambe e muoversi senza disturbare gli altri passeggeri. Per ragioni di sicurezza spesso, come nel caso dei voli ITA Airways, i posti in corrispondenza delle uscite di sicurezza non possono essere utilizzati dalle donne in gravidanza.
In generale e per evitare il rischio di trombosi venosa è raccomandato di indossare calzature e capi d’abbigliamento comodi, tra cui eventualmente anche le calze a compressione graduata, in modo da non ostacolare la circolazione del sangue.
Per le donne in gravidanza è utile bere molta acqua sia prima che durante il viaggio evitando cibi grassi, caffeina e bevande gassose prima di partire.
La sicurezza quando si viaggia è uno degli elementi da non sottovalutare mai. Quando si è in volo è consigliato tenere le cinture di sicurezza allacciate posizionandole sotto la pancia, a livello del bacino sotto i fianchi.
Quando si parte, specialmente per località estere e per periodi lunghi, è importantissimo avere sempre con sé i documenti relativi alle proprie condizioni mediche. Allo stesso tempo è necessario prevedere le vaccinazioni per i Paesi a rischio e informarsi sulla presenza e localizzazione delle strutture mediche più vicine. Inoltre vale sempre la pena verificare la propria assicurazione sanitaria per sapere come comportarsi e a chi rivolgersi in caso di necessità quando si è lontano da casa.
Per i voli superiori alle 4 ore è utile prevedere di muoversi almeno ogni mezz’ora o di distendere le gambe e svolgere degli esercizi utili a favorire la circolazione del sangue. In generale è poi importante cercare di trovare sempre dei momenti di riposo e non affaticarsi troppo.
L’ultimo consiglio è quello di viaggiare con qualcuno. Soprattutto quando si è in fase avanzata della gravidanza si rivela preziosa la presenza di una persona che possa aiutare a portare i bagagli più pesanti e ingombranti e fornire l’eventuale assistenza necessaria in caso di malori, stanchezza o difficoltà.
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