Dopo la nascita in una clinica californiana di Tobia Antonio, il figlio del leader di Sel Nichi Vendola e del compagno 38enne Eddy Testa, si riaccende in Italia il dibattito sulle adozioni e soprattutto sul tema scottante dell’utero in affitto.

La nascita del piccolo ha suscitato reazioni sia a destra che a sinistra. Al centro delle polemiche c’è il ricorso della coppia, che convive dal 2004, alla maternità surrogata, legale in diversi Stati americani e del mondo, ma non in Italia.

Stando alle indiscrezioni raccolte dal quotidiano Libero, Tobia Antonio è stato partorito da una donna di origine indonesiana, mentre la madre genetica, che ha fornito l’ovulo, è californiana.
Il neopapà pare non raccogliere le provocazioni e a proposito dei commenti concernenti la nascita del bimbo così replica: “Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca”. In relazione al tanto discusso tema dell’utero in affitto, l’ex governatore della Puglia aggiunge: “Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione ‘utero in affitto’. Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: ‘ognuno dal proprio cuor l’altro misura’”.

Le polemiche erano venute soprattutto dal leader della Lega Matteo Salvini, che su Twitter ha scritto: “Vendola e compagno sono diventati papà, affittando utero di una donna californiana. Questo per me non è futuro, questo è disgustoso egoismo“. Critiche anche da Maurizio Gasparri, che ha detto: “Questa è la sinistra italiana. A parole sono contro l’utero in affitto. Ma poi usano questo turpe metodo per inventarsi genitori dei figli di altri“.

I toni dei commenti che arrivano dalla stessa parte politica di Vendola sono cauti, ma comunque sembrerebbero segnare una certa distanza: “Congratulazioni a Vendola e Testa, ma non condivido la tecnica della maternità surrogata, soprattutto se fatta dietro pagamento di denaro“, afferma Adriano Zaccagnini, deputato di Sinistra Italiana – Sel. “Nulla in contrario se una donna vuole per altruismo concedere il suo corpo per una gravidanza ad una coppia che non può concepire un figlio. Ma per soldi diventa un lavoro come un altro, una transazione come altre e il figlio un oggetto di un desiderio di chi se lo può permettere. In questo mondo ci sono tanti bambini senza genitori da aiutare, sostenere o adottare. Non abbiamo bisogno di dare legittimità ad una pratica del genere“.

In un anno, in tutto il mondo nascono circa 350mila bambini con le tecniche di procreazione assistita. Nei casi di maternità surrogata, le modalità sono abbastanza simili in tutti i Paesi: l’ovocita non appartiene alla donna che decide di mettere a disposizione il suo utero, questo al fine di evitare un coinvolgimento affettivo e soprattutto psicologico tra la mamma e il bimbo.

C’è da dire che la scelta di questa pratica riguarda tantissime coppie etero in cui la donna, a causa di una malattia o per l’età avanzata non può portare a termine la gravidanza. I motivi, invece, per cui una donna decide di offrire il suo utero possono essere svariati: c’è chi lo fa per soldi, chi per necessità, chi per affetto nell’ambito di una relazione sociale coi futuri genitori.

Ma quanto costa avere un figlio con queste modalità? Negli Stati Uniti ha un costo di 100-130mila euro, che possono arrivare anche a 200mila. Poi seguono Canada (90mila euro), Grecia (tra 40mila e 60mila euro), Ucraina e Russia (40mila), India e Nepal (30mila).

Al momento, la paternità di Vendola potrà essere riconosciuta in Canada, Paese del padre biologico del bambino, ma non in Italia, dove il leader di Sel e Eddy Testa torneranno con Tobia Antonio probabilmente dopo Pasqua.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Mamme VIP