Diminuisce la donazione di latte umano a causa del Covid, l'allarme dei neonatologi

La donazione del latte umano è diminuita a causa della pandemia da Covid-19. L'allarme lanciato dalla Società Italiana di Neonatologia in collaborazione con L'AIBLUD Onlus nella Giornata Mondiale della Donazione del Latte Umano.

Fondamentale per la crescita di neonati prematuri e di quelli più fragili che non possono riceverlo dalle proprie mamme, la donazione di latte umano è diminuita con l’arrivo della pandemia da Covid-19.

L’allarme è dato dai neonatologi che avvertono del grave disagio che in questo periodo, le donazioni di latte umano stanno attraversando. Per far fronte a tale mancanza, sono state pubblicate dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN) e l’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD Onlus), le nuove raccomandazioni per la costituzione e l’organizzazione della Banca del Latte.

Covid-19, Diminuisce la donazione di latte umano: l’allarme del SIN

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) in associazione con AIBLUD Onlus lanciano l’allarme della carenza di donazione di latte umano in occasione del 19 maggio, Giornata Mondiale della Donazione del Latte Umano.

Il Presidente della Società Italiana di Neonatologia, Prof. Fabio Mosca e il Presidente dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD Onlus), il Dott. Guido Moro, in merito alla situazione creatasi da un anno a questa parte, hanno riferito:

Purtroppo la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo da un anno, ha creato notevoli problemi per le Banche del Latte Umano Donato presenti nel nostro paese.

Molte delle più importanti banche hanno visto una riduzione significativa del numero delle donatrici nell’anno 2020, in piena pandemia, rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia, motivata dai timori delle mamme a recarsi presso l’ospedale sede della Banca del Latte a donare e dalla sospensione, in alcuni casi, del servizio di raccolta del latte al domicilio della donatrice per l’emergenza Covid.

Salvaguardare il latte materno, è di vitale importanza per la vita di quei bimbi nati pretermine poiché, con i suoi fattori nutrizionali e funzionali, è in grado di supportare le carenze legate all’immaturità degli organi dei neonati prematuri, nonché ridurre l’incidenza di patologie estremamente gravi come:

  • l’enterocolite necrotizzante;
  • la broncodisplasia;
  • la retinopatia;
  • le infezioni;
  • sostenere le difese immunitarie.

Per tali motivazioni in assenza o insufficienza di latte materno, il latte umano donato rappresenta l’unico alimento che aiuterebbe i neonati pretermine e la banca del latte materno (BLUD) svolge un ruolo fondamentale nel rispondere a questa esigenza, raccogliendo, trattando, conservando e distribuendo il latte umano donato dalle mamme idonee.

Il Ministero della Salute attraverso le linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione ed il sostegno dell’allattamento al seno (G U n.32 del 7/2/2008) afferma che:

Il latte materno, dato al seno oppure come latte di banca donato da madre o da donatrice, è anche, laddove non controindicato, l’alimento più adeguato ai fabbisogni nutrizionali dei neonati prematuri e ricoverati.

Il calo delle donazioni di latte materno in Italia

Da inizio pandemia ad oggi, la visione d’insieme delle donazioni di latte materno è nettamente in calo in tutta Italia. I dati riportati sono, però, strettamente correlati alla diffusione e gravità dell’evento epidemico nelle singole regioni. In modo particolare, le regioni maggiormente colpite risultano essere:

  • Lombardia (-47%), epicentro dell’emergenza sanitaria: la Banca “Nutrici” della Mangiagalli a Milano ha registrato un calo delle donatrici del 47%;
  • Piemonte (-23%): la Banca del Latte dell’Ospedale Sant’Anna a Torino ha registrato un calo del 23% delle donazioni di latte umano materno;
  • Lazio (-8%): la Banca del Latte dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma registra con segno negativo l’8% delle donazioni.

Mentre, rimane invariato per la Regione Sicilia il numero di donatrici nel 2019 e 2020 per la Banca del Latte Umano dell’Ospedale Buccheri La Ferla di Palermo.

Le uniche due città in controtendenza risultano essere Firenze con l’Ospedale Mayer che registra un incremento del 3% e le Banche dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo con un incremento del 4%.

Banca del Latte Umano: le nuove raccomandazioni organizzative

Per arginare il problema della carenza di latte umano, il SIN in collaborazione con l’AIBLUD Onlus hanno provveduto a stilare le nuove raccomandazioni inerenti l’organizzazione della Banca del Latte Umano Donato (BLUD).

Queste linee guida sono state prodotte da un team multidisciplinare formato da neonatologi, epidemiologi, dietologi clinici ed esperti esterni, tra i quali operatori delle Banche del Latte (BLUD) e rappresentano uno strumento per standardizzare ed ottimizzare la funzione delle Banche Latte già esistenti in Italia, nonché definire i requisiti necessari al fine di costituirne di nuove su l’intero territorio italiano.

Gli obiettivi fondamentali dell’organizzazione e la gestione delle Banche del Latte sono:

  1. garantire la sicurezza e la qualità del prodotto (latte materno);
  2. tutelare le mamme donatrici e i neonati che ne beneficeranno.

A causa del Covid-19, le linee organizzative sono state rafforzate maggiormente inserendo dei protocolli aggiuntivi tra i quali lo screening delle donatrici per SARS-Cov-2.

I benefici del Latte Umano Donato (LUD)

Come specificato dall’AIBLUD Onlus:

I bambini prematuri lottano ogni giorno contro mille difficoltà: infezioni e gravi complicanze che possono compromettere le loro possibilità di farcela.

La scienza dimostra che il latte umano ne aumenta le possibilità di sopravvivenza favorendone l’accrescimento e lo sviluppo.

A causa del parto prematuro spesso le loro mamme non hanno ancora potuto produrre latte oppure non ne hanno abbastanza. Molte mamme di bambini nati a termine non sanno invece che possono aiutare donandone una parte senza privare il proprio bambino di latte.

Dall’importanza rivestita dal latte materno per la salute e il benessere dei neonati nascono le Banche del Latte Umano Donato (BLUD). Lo scopo base di queste strutture senza fini di lucro è quello di raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme idonee al fine di riutilizzarlo, in un secondo momento, per le necessità dei bambini nati prematuramente ricoverati nelle neonatologie italiane. L’intero iter rispetta rigorosamente i principi dell’HACCP e le norme igieniche più ferree.

I principali vantaggi dell’utilizzo del Latte Umano di Banca per il neonato prematuro come abbiamo sottolineato precedentemente sono:

  • riduzione dell’incidenza di intolleranza alimentare;
  • enterocolite necrotizzante;
  • displasia broncopolmonare;
  • sepsi e di altre infezioni;
  • retinopatia del prematuro;
  • precoce raggiungimento dell’alimentazione enterale esclusiva;
  • miglioramenti neurocognitivi;
  • miglioramento dello sviluppo cerebrale.

Inoltre, l’utilizzo precoce del latte umano donato consente anche una riduzione dei tempi di degenza e favorisce la promozione dell’allattamento al seno nelle terapie intensive e subintensive neonatali.

Ad oggi, sul territorio italiano, le Banche del Latte sono 39, con una maggiore presenza nelle regioni del Centro-Nord. Questo dato conferma l’Italia, a livello europeo, come il paese col maggior numero di BLUD. In conclusione, il Prof. Mosca e il Dott. Moro hanno detto:

La generosità deve superare la paura. La cultura della donazione deve essere promossa e incentivata, anche con l’aiuto delle istituzioni sia a livello locale che nazionale, attraverso politiche mirate ad aumentare la disponibilità ed abbattere i costi del latte umano donato.

All’interno di un buon programma di assistenza sanitaria, ogni donna dovrebbe poter contare sulla vicinanza di una Banca del Latte e sapere che è possibile donare liberamente e in sicurezza, consapevole dell’importanza del gesto che andrà a compiere.

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  • Il latte non fa una mamma

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  • Allattamento