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Come funziona e quanto costa il preservativo femminile, che non ha niente da invidiare a quello maschile - a patto di usarlo correttamente.
La parola “preservativo” fa pensare immediatamente al metodo contraccettivo per eccellenza, l’unico sicuro per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili e con un alta efficacia anche per evitare gravidanze indesiderate: quello che indossa l’uomo.
Da tempo, però, esiste anche il preservativo femminile, o Femidom, nonostante in Italia sia usato ancora molto raramente. Eppure ha un’alta efficacia, sia per quanto riguarda la protezione da malattie sessuali che dalle gravidanze non volute.
Ogni donna e ogni coppia hanno le proprie preferenze in materia di contraccezione, l’importante è fare scelte informate: vediamo allora come funziona, come si usa e quanto costa il preservativo femminile.
A prima vista il preservativo femminile non è molto diverso da quello maschile, ma è più largo: a entrambe le estremità, poi, si trovano degli anelli: l’anello che si trova alla base è aperto ed è quello attraverso cui entrerà il pene nella vagina, quello sulla sommità invece è chiuso, e serve per raccogliere lo sperma dopo l’eiaculazione.
Il preservativo femminile è fatto di poliuretano trasparente, di nitrile o di lattice (sconsigliato a chi è allergico, che può optare per un altro materiale) ed è lungo come un preservativo maschile, circa 17 centimetri (ma ne esistono diverse misure).
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Il Femidom viene inserito all’interno della vagina prima del rapporto, e si estrae una volta concluso. Non si può riutilizzare, proprio come il preservativo maschile, e perché sia efficace va utilizzato correttamente.
Nelle confezioni sono riportate nel dettaglio tutte le istruzioni per indossare il preservativo nel modo giusto: una volta estratto dalla confezione si stringe l’anello chiuso e lo si inserisce all’interno della vagina, come se fosse un assorbente interno.
Una volta inserito l’estremità va spinta con le dita all’interno nella cervice per far entrare la restante parte del preservativo in vagina. Bisogna lasciarne poi fuori una piccola parte, per evitare che entri del tutto.
Tra i numerosi vantaggi dati dell’utilizzo del preservativo femminile o Femidom si trovano:
È uno dei metodi di barriera più efficaci nell’impedire il contatto tra lo spermatozoo e l’ovulo e quindi la fecondazione, e presenta un rischio molto basso.
Gli svantaggi dati dall’utilizzo del preservativo femminile riguardano soprattutto eventuali difficoltà nell’inserimento: per posizionarlo correttamente bisogna avere un po’ di dimestichezza con il proprio corpo, e, soprattutto durante i primi utilizzi, può risultare scomodo.
Si tratta però di abitudine, come nel caso delle coppette mestruali – con un po’ di pratica l’operazione sarà decisamente più semplice. È importante, però, prestare attenzione che il preservativo sia inserito correttamente, per non comprometterne l’efficacia. Dal momento che viene inserito con la punta del dito attenzione alle unghie, che se sono affilate possono inavvertitamente bucarlo.
Alcune coppie poi sono infastidite dal rumore prodotto dallo sfregamento del preservativo. Un altro svantaggio può essere rappresentato infine dal non semplice reperimento del Femidom: i preservativi femminili si trovano in farmacia, ma in genere non nei distributori automatici né nei supermercati, proprio perché non il loro utilizzo non è ancora molto diffuso.
Si possono acquistare però comodamente online, ad esempio su Amazon a questo link. Costano in media 2,50-3 euro l’uno, un prezzo superiore a quello dei profilattici maschili.
Articolo originale pubblicato il 16 agosto 2019
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