A quanto pare Brando è un nome molto apprezzato dai genitori italiani, soprattutto negli ultimi anni, tanto che il nome, nel nostro Paese, ha avuto un vero e proprio boom.

Dal punto di vista etimologico Brando appartiene a quel gruppo di nomi nati per aferesi da vari altri nomi germanici come Aldobrando, Ildebrando, Aliprando, Liutprando, che spesso vengono usati anche con valore autonomo. Comune a tutti, però, è la base, di radice germanica, brant, che può essere interpretatio sia come “fuoco” o “brillante”, in senso lato, che come “spada”, visto che la lama di una spada risplende “come fuoco”, come scrisse il linguista Emidio De Felice in Nomi d’Italia, e del resto alla medesima interpretazione si rifà lo stesso nome Brant.

Le sue varianti principali sono Brandino, Brandolino, Brandisio e Brandizio. Parliamo di un nome adespota, il cui onomastico, in assenza di un santo, può quindi essere celebrato il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.
Fra i Brando più famosi ricordiamo l’attore e regista Brando de Sica, figlio di Christian e nipote di Vittorio, e l’attore Brando Giorgi (il cui vero nome tuttavia è Lelio Sanità di Toppi).

Come accennato, la popolarità del nome nella penisola ha subito una vera e propria impennata soprattutto a partire dal 2007, quando è passato dagli 88 dell’anno precedente ai 128 neonati così chiamati, e il culmine è stato raggiunto proprio nel 2020, con 421 bambini cui è stato assegnato questo nome.

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