
In una nuova dichiarazione, l'American Academy of Pediatrics (AAP) ha sostenuto di continuare il breastfeeding fino ai due anni - o più - d'età, ...
In allattamento può essere utile assumere tisane a base di erbe officinali per stimolare la produzione di latte. Vediamo quali.
Tuttavia, alcune neomamme potrebbero notare, nel corso dei mesi, una diminuzione nella produzione di latte, o pensare di averla a causa di una scarsa crescita del neonato; in questi casi, naturalmente, la prima cosa da fare è rivolgersi al pediatra di fiducia che potrà indicare alcune strategie da intraprendere, in primis per stimolare il bambino a mangiare, magari attaccandolo più spesso al seno, e in generale per provare ad aumentare nuovamente la produzione di latte materno (che comunque, come è noto, viene prodotto soprattutto proprio dalla suzione del poppante).
In una nuova dichiarazione, l'American Academy of Pediatrics (AAP) ha sostenuto di continuare il breastfeeding fino ai due anni - o più - d'età, ...
In linea generale, come vale per la gravidanza, si tende a sconsigliare o quantomeno a limitare l’impiego di farmaci, tuttavia esistono alcune erbe officinali che, secondo diverse opinioni, potrebbero aiutare le mamme che allattano a produrre una quantità maggiore di latte.
Queste piante sono dette per questa ragione galattogene (o galattagoghe), e possono essere consumate sotto forma di infusi e tisane. Si tratta di rimedi naturali che, al massimo, possono risultare inefficaci per lo scopo, ma sicuramente non dannosi.
La tisana più usata in allattamento, consigliata già dai medici dell’antica Grecia, è sicuramente quella al finocchio, Foeniculum vulgare, che presenta molteplici benefici: ha infatti un’azione digestiva, depurativa e carminativa; combatte inoltre i crampi addominali e sgonfia l’intestino.
Ma tra le piante officinali galattogene si ritrova anche la galega (Galega officinalis), che ha una presenza importante di bioflavonoidi, che stimolano una migliore circolazione del sangue nella ghiandola mammaria; ci sono poi l’agnocasto (Vitex agnus-castus), che riequilibra la produzione di ormoni femminili, la verbena (Verbena officinalis), il fieno greco, il cardo mariano (Silybum marianum) e l’erba medica (o alfalfa, Medicago sativa).
Come esistono piante officinali indicate in allattamento, ne esistono però anche alcune che sono sconsigliate. Vediamo quali.
In linea generale, secondo i pareri diffusi sarebbe meglio evitare mentre si allatta tisane al ginseng americano (Panax quinquefolius), che provoca insonnia e irritabilità, e la melissa (Melissa officinalis). Allo stesso modo, meglio evitare tisane a base di salvia e carciofo (Salvia officinalis e Cynara scolymus), che riducono la produzione di latte, che tuttavia possono essere tranquillamente utilizzati in cucina.
È preferibile evitare anche tisane a base di quelle piante che contengono salicilati e lattoni sesquiterpenici, molecole che possono provocare reazioni allergiche nei neonati: tra queste ricordiamo quindi il salice (Salix sp.), il ginkgo (Ginkgo biloba), l’assenzio (Artemisia absinthium), il tanaceto (Tanacetum sp.), l’enula (Inula sp.), l’Artemisia annua.
Una piccola parentesi la merita la già citata galega: secondo alcuni il suo uso sarebbe da limitare perché sono stati riscontrati effetti tossici sull’apparato cardiorespiratorio di bovini e ovini; per questo motivo è meglio consultare un medico – o il pediatra – per valutarne l’eventuale assunzione.
Le tisane per l’allattamento possono ovviamente essere acquistate in erboristeria, ma anche online si trovano alcune tisane in pratiche confezioni, che generalmente usano più erbe officinali, da usare per stimolare la produzione di latte materno. Eccone alcune che abbiamo trovato su Amazon.
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