Quante volte parlando dell’allattamento al seno abbiamo evidenziato i problemi cui si può andare incontro in termini di difficoltà nell’attaccamento, disturbi e dubbi di vario tipo? L’allattamento al seno, complice anche la sua importanza, è una realtà complessa e articolata che non si risolve nella sua apparente semplicità di offrire il seno al bambino.

In aiuto delle donne e dei genitori che necessitano di supporto all’allattamento ci sono una serie di figure professionali a cui fare riferimento, tra cui il Consulente Professionale in Allattamento Materno (IBCLC), una figura a cui rivolgersi in caso di necessità, ma anche una professione che è possibile esercitare.

Cosa significa IBCLC?

International Board Certified Lactation Consultant, questo il significato dell’acronimo IBCLC, ovvero Consulente Professionale in Allattamento Materno.

Come si legge nel sito ufficiale dell’International Board of Lactation Consultant Examiners (IBLCE), l’IBCLC è il programma di certificazione internazionale sviluppato nel 1985 con lo scopo di promuovere la pratica professionale nella consulenza e nel supporto all’allattamento al seno.

Come diventare consulente in allattamento materno

I consulenti professionali in allattamento materno forniscono assistenza in vari contesti, non solo quelli prettamente legati alla pratica dell’allattamento. Essi, infatti, collaborano anche con diversi professionisti sanitari, ai politici e alla società fornendo assistenza per l’allattamento al seno.

Per diventare consulente in allattamento materno secondo lo standard IBCLC è necessario essere in possesso di diversi requisiti di idoneità e superare un esame che valuta le conoscenze nella gestione dell’allattamento al seno.

I requisiti di idoneità richiesti, come precisato dall’IBCLC Commission, sono: avere una formazione completa in scienze sanitarie e una formazione specifica sull’allattamento, completare un percorso pratico di 14 corsi in educazione alle scienze della salute e 95 ore di formazione sull’allattamento (di cui 5 rivolte alla capacità di comunicazione), quindi condividere il Codice di condotta professionale per gli IBCLC, candidarsi alla successiva sessione di esame, sostenere la prova e ottenere la certificazione IBCLC.

È importante precisare come una volta ottenuta la certificazione questa debba essere aggiornata ogni 5 anni per poter mantenere il titolo.

Cosa fa l’IBCLC?

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Fonte: iStock

Il Consulente Professionale in Allattamento Materno è, quindi, un professionista che ha seguito un rigoroso percorso di formazione, anche dal punto di vista etico. L’Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno (AICPAM), precisa come l’IBCLC concorda con la donna gli obiettivi da raggiungere tenendo conto della sua volontà e del momento che sta attraversando, senza pressioni o condizionamenti di alcun tipo.

Il consulente informa la donna e sulla base dell’osservazione clinica informa la donna su come gestire praticamente l’allattamento al seno nel suo singolo caso. Il tutto con ascolto e sostegno empatico, valori che sono alla base degli standard IBCLC.

Il lavoro del Consulente Professionale in Allattamento Materno si rivela utile già durante la gravidanza per ricevere assistenza sull’avvio della lattazione e su come affrontare eventuali condizioni, come la labiopalatoschisi, che potrebbero condizionare l’allattamento al seno. Dal momento del parto già in ospedale l’IBCLC supporta tutte le pratiche utili per l’avvio dell’allattamento (come lo skin to skin) e si occupa di avviare o mantenere l’allattamento nei casi di separazione dal bambino, bambini nati pretermine, neonati con particolari patologie e presenza di gemelli.

Ruolo molto importante del consulente è anche quello di fornire istruzioni sull’attaccamento al seno sia per la gestione della montata lattea che per l’ottimizzazione della produzione di latte, ma anche per la prevenzione dalle ragadi e ingorghi.

L’assistenza dell’IBCLC prosegue per tutto il periodo dell’allattamento al seno, sia nel caso della rilattazione (la ripresa dell’allattamento dopo un periodo di sospensione) che durante lo svezzamento, fino al momento in cui si decide di smettere di allattare.

Quando contattare l’IBCLC

L’IBCLC, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, è un operatore sanitario (infermiere, ostetrico, medico o consulente volontario) che può intervenire in ogni fase dell’allattamento, dal suo inizio in ospedale fino ai mesi successi alla nascita. In ogni momento, quindi, può essere utile rivolgersi a questo professionista per ricevere il supporto e l’assistenza di cui si ha bisogno.

Spesso i Consulenti Professionali per l’Allattamento Materno intervengono durante i corsi preparto spiegando il loro lavoro e dando alle donne un riferimento a cui rivolgersi durante il periodo dell’allattamento.

In alternativa, il sito dell’Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno ospita un elenco suddiviso regione per regione di tutti gli IBCLC con i relativi contatti.

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  • Allattamento