Il latte materno è l’alimento ideale (ed esclusivo) per il neonato per almeno i primi 6 mesi di vita. Per questo motivo sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che i vari organi nazionali e internazionali promuovono l’allattamento al seno.

Sono tanti e importanti i benefici per la crescita sana del neonato legati all’assunzione del latte materno, ma possono esserci dei casi in cui l’allattamento al seno sia controindicato. Tra questi c’è la febbre? Si può allattare con la febbre? Cosa fare se la madre è ammalata o se è il bambino a essere febbricitante?

Tra legittime preoccupazioni, dubbi e falsi miti, ecco cosa c’è da sapere.

Si può allattare con la febbre?

Lo stato di salute e di nutrizione della mamma e del bambino sono tra loro intimamente legati in quanto formano una sola unità sociale e biologica. Così il Ministero della Salute presentando le linee guida per l’allattamento. Cosa avviene, quindi, quando la madre ha un’infezione in corso che ha come sintomo la febbre?

A differenza di quanto si possa immaginare non solo è possibile ma anche raccomandato allattare con la febbre. Questo perché il sistema immunitario materno, più sviluppato di quello del bambino, produce gli anticorpi per contrastare l’infezione in atto; gli anticorpi prodotti possono essere trasmessi al neonato proprio tramite il latte. In questo modo, quindi, l’allattamento non solo non danneggia il bambino, ma anzi addirittura lo aiuta. Anche perché per la sua composizione il latte materno contiene sostanze tali da sviluppare e potenziare il sistema immunitario del bambino.

A questo punto è doveroso fare una precisazione. L’allattamento al seno, come detto, è il modo migliore per alimentare un neonato, ma è anche una scelta della madre. Questo significa che se le condizioni di salute risultano gravose o tali da rendere difficoltoso o pesante l’allattamento è necessario individuare altre soluzioni (come possono essere l’estrazione manuale del latte o il ricorso all’allattamento artificiale). Un’alternativa potrebbe anche essere quella di sospendere l’allattamento per il periodo della malattia e poi riprendere una volta terminata (ma la cosiddetta rilattazione non è esente da rischi o da fatiche). Resta comunque da considerare che il latte materno di una donna con la febbre non è pericoloso per il bambino ed è quindi possibile allattare.

E se ad avere la febbre è il bambino?

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Fonte: iStock

Quanto detto in precedenza vale anche e soprattutto nell’allattare il bambino con la febbre. Quando è il bambino a essere ammalato, infatti, il latte materno non solo è fondamentale per la capacità di trasmettere anticorpi e sostanze utili per il rafforzamento del sistema immunitario, ma è prezioso anche dal punto di vista nutrizionale e per fornirgli il giusto apporto di liquidi evitando qualsiasi forma di disidratazione.

Può capitare che il bambino sia inappetente o cerchi meno il seno materno. Il consiglio è quello comunque di offrire il seno al bambino per nutrirlo e idratarlo e laddove non vi si riesca è necessario consultare il pediatra per valutare strategie alternative e soprattutto capire la condizione sottostante del bambino per stabilire come procedere. La febbre, infatti, di per sé non è una malattia ma la reazione dell’organismo a una malattia o a un’infezione e nel caso in cui comporta conseguenze gravi, come il non nutrirsi e idratarsi, è doveroso soprattutto nei più piccoli approfondirne le cause.

Quando è sconsigliato l’allattamento con la febbre

Sono veramente poche le condizioni in cui l’allattamento al seno è sconsigliato. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù individua tre tipologie di casi in cui l’allattamento è controindicato: stato di salute materno, assunzione di alcuni farmaci, malattie del bambino.

Le controindicazioni di origine materna per cui è sconsigliato l’allattamento al seno sono l’infezione da AIDS, le malattie gravemente debilitanti, la psicosi post-partum e l’infezione da herpes simplex ai capezzoli. L’assunzione di farmaci antitumorali, farmaci antitiroidei e sostanze radioattive possono rappresentare un motivo per evitare l’allattamento al seno. Infine per quel che riguarda il bambino l’allattamento non è possibile o è sconsigliato in presenza di galattosemia, fenilchetonuria e malattia delle urine a sciroppo d’acero.

La febbre legata a influenza o infezioni, quindi, non è di per sé un motivo per sospendere l’allattamento in quanto non è pericolosa né per il bambino né per la madre.

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  • Allattamento