I metodi contraccettivi possono essere classificati anche in relazione al momento in cui vengono utilizzati. Si parla, infatti, si contraccettivi da utilizzati prima del rapporto sessuale (come la pillola estroprogestinica, il cerotto transdermico e la spirale), quelli che vengono utilizzati durante il rapporto (preservativo, diaframma, spermicidi, coito interrotto e i vari metodi naturali) e quelli da utilizzare dopo il rapporto sessuale (preparati ormonali e dispositivo intrauterino) che sono da considerare come metodi di emergenza che non sostituiscono il regolare ricorso agli altri metodi.

Tra i metodi contraccettivi da utilizzare prima del rapporto sessuale rientra anche il cosiddetto anello anticoncezionale, un sistema semplice e pratico da usare che si occupa de rilascio nel flusso sanguigno di ormoni estrogeni e progestinici con l’obiettivo di evitare il concepimento e, quindi, prevenire l’inizio di una gravidanza.

Anello anticoncezionale NuvaRing: com’è fatto?

Un anello anticoncezionale è un piccolo dispositivo flessibile realizzato in EVA (etilene-vinilacetato) e ha le dimensioni di 5.4cm di diametro e uno spessore di 4mm. Per essere utilizzato deve essere inserito all’interno della vagina in modo che rilasci costantemente degli ormoni sessuali femminili in modo da impedire l’ovulazione.

Oltre a non consentire il rilascio dell’ovulo gli ormoni presenti in ogni anello anticoncezionale ispessiscono il muco cervicale rendendo più difficoltoso il movimento degli spermatozoi. Allo stesso tempo riduce lo spessore dell’endometrio (il rivestimento interno dell’utero) riducendo le probabilità che un ovulo fecondato possa impiantarsi.

In Italia l’unico anello anticoncezionale commercializzato è quello NuvaRing (in altri Paesi esiste anche l’anello Annovera che ha una composizione ormonale diversa e consente un utilizzo più prolungato). Questo anello, come dettagliatamente spiegato nel foglietto illustrativo, deve essere inserito il 1° giorno del ciclo mestruale e tenerlo continuativamente per tre settimane.

Dopo questo periodo l’anello va rimosso (lo stesso giorno della settimana in cui è stato inserito) e non utilizzato per 1 settimana in modo da consentire il normale sanguinamento mestruale. Quindi, sempre lo stesso giorno della settimana successiva, riprendere con l’inserimento e l’utilizzo verificando regolarmente (specialmente prima e dopo i rapporti sessuali) che questo sia ben posizionato.

Come funziona l’anello anticoncezionale NuvaRing

In questi dispositivi sono presenti gli stessi ormoni delle pillole anticoncezionali con la differenza che negli anelli il rilascio è basso, graduale e costante e l’utilizzo estremamente più pratico. Gli ormoni rilasciati vengono assorbiti tramite l’epitelio vaginale e questo tipo di dosaggio ormonale consente di avere per ogni ciclo di trattamento, rispetto a tutti gli altri contraccettivi combinati, un miglior controllo del ciclo mestruale.

Come inserire l’anello anticoncezionale

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Fonte: iStock

A differenza di quanto si possa immaginare l’inserimento e l’utilizzo dell’anello anticoncezionale è estremamente semplice. È importante precisare che non è necessario che l’anello sia in una posizione specifica per funzionare, ma che sia sistemato all’interno della vagina. L’inserimento può avvenire utilizzando le dita o l’apposito applicatore presente all’interno della confezione.

Nel primo caso dopo aver lavato accuratamente le mani ed estratto l’anello dalla relativa bustina è sufficiente comprimere l’anello e inserirlo con una mano all’interno della vagina. Per facilitare l’operazione è consigliato scegliere una posizione comoda (sdraiate, accovacciate, in piedi o tenendo una gamba sollevata). Con la mano libera si possono divaricare leggermente le labbra in modo da semplificare l’inserimento.

L’applicatore (monouso e non riutilizzabile) è un dispositivo composto da un’impugnatura, uno stantuffo e una cannula. Per utilizzarlo bisogna innanzitutto tirare indietro lo stantuffo fino a portarlo a una posizione di blocco, quindi prendere l’anello anticoncezionale, comprimerlo e inserirlo nell’apposita apertura della cannula.

A questo punto bisogna spingere l’anello nella cannula per poi introdurre l’applicatore mettendosi in una posizione comoda e rilassata. L’inserimento dell’applicatore deve avvenire con delicatezza fino a quando le dita poste sull’impugnatura toccano il corpo; quindi premere sullo stantuffo per il rilascio e il posizionamento dell’anello.

La rimozione avviene inserendo il dito indice e agganciando l’anello oppure inserendo l’indice e il medio estraendo l’anello dalla vagina. È utile conservare la busta di alluminio con la quale viene fornito l’anello in quanto può essere utilizzata per riposizionarvelo durante la settimana di sospensione dell’utilizzo.

L’anello anticoncezionale durante i rapporti sessuali

L’utilizzo dell’anello anticoncezionale non è fastidioso, tanto che molte donne riferiscono di non percepirne la presenza nell’arco della giornata. L’anello non condiziona i rapporti sessuali ma può capitare (anche per altre cause) che fuoriesca, rimane temporaneamente fuori dalla vagina o si rompa.

È importante controllare quanto tempo e in quale settimana di utilizzo l’anello anticoncezionale è rimasto fuori. Se si tratta di un periodo di tempo inferiore a 3 ore è sufficiente lavarlo con acqua tiepida o fredda e reinserirlo nella vagina. Se invece è stato fuori dalla vagina per più di 3 ore durante la prima e la seconda settimana è necessario lavarlo e, anche a seguito del suo reinserimento, utilizzare per almeno 7 giorni anche un altro metodo contraccettivo ma non quelli di barriera femminili (diaframma, cappuccio cervicale o preservativo femminile). Rapporti sessuali nella settimana precedente potrebbero aver dato inizio a una gravidanza.

Se invece il periodo di tempo superiore alle 3 ore si è verificato durante la terza settimana l’anello non protegge dalla gravidanza e va buttato inserendone uno nuovo o decidere di utilizzare quella settimana come periodo di sospensione nel quale attendere il sanguinamento.

Anello anticoncezionale NuvaRing: l’efficacia

L’uso corretto dell’anello anticoncezionale NuvaRing assicura un’efficacia superiore al 98%. Come visto si tratta di una scelta pratica (a differenza della pillola non richiede un’assunzione quotidiana) e sicura. È inoltre un metodo che può essere utile per alleviare i sintomi premestruali e avere un sanguinamento più leggero e meno doloroso.

Le controindicazioni all’anello anticoncezionale

L’utilizzo dell’anello anticoncezionale può causare perdite vaginali, mal di testa e tensione al seno, ma si tratta di effetti temporanei. Più raramente, invece, si può andare incontro alla formazione di coaguli, vaginite e leucorrea.

Una delle criticità maggiori è quella legata all’incapacità di non proteggere dalle infezioni a trasmissione sessuale, motivo per cui può essere utile l’utilizzo contemporaneo anche del preservativo. È invece sconsigliato l’uso dell’anello per le donne che fumano, che hanno più di 35 anni, soffrono di pressione alta e per quelle con un tumore al seno o con altri tumori sensibili agli ormoni.

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  • Contraccezione