
Baby boom nel reparto maternità: 36 infermiere diventano mamme insieme
La notizia sorprendente arriva dal reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Children's Mercy di Kansas City, dove ben 36 infermiere div...
Nove infermiere del reparto maternità di un ospedale del Maine sono incinte "in simultanea": secondo la scienza la gravidanza può davvero essere contagiosa.
L’annuncio, sorprendente, è stato dato via social da una delle protagoniste: ben 9 infermiere del reparto maternità del Maine Medical Center, a Portland negli Stati Uniti, sono incinte nello stesso momento e partoriranno tra aprile e luglio.
Una sorpresa condivisa con uno scatto eloquente: otto delle nove future mamme hanno posato insieme con le pance bene in vista, mostrando un cartello che indica la data presunta del parto. La foto è stata commentata e condivisa da migliaia di persone, e le gravidanze in simultanea tra colleghe ha subito fatto notizia: “È molto bello arrivare al lavoro e vedere altre donne incinte come me, osservare i loro pancioni crescere e parlare delle esperienze che stiamo attraversando insieme”, ha detto Amanda Spear, una delle infermiere del Maine Medical Center, intervistata dall’emittente WMTW.
E tra le future mamme non manca l’ironia: “Ho come la sensazione che ogni giorno possiamo arrivare al lavoro e dire ‘Ehi, eccone incinta un’altra!'”, ha detto Amanda.
Tra i commenti di congratulazioni e sorpresa anche le domande di chi si chiede come riuscirà a funzionare il reparto dell’ospedale con così tanto personale a casa in congedo di maternità: le nove infermiere rappresentano infatti più del 10% del personale totale del reparto maternità dell’ospedale. E la risposta è arrivata direttamente dal Maine Medical Center: “Niente paura! Abbiamo un piano”.
Non è la prima volta che capitano gravidanze multiple sul posto di lavoro. E non capita solo alle donne: a maggio 2018 era successo a una squadra di Vigili del fuoco di Glenpol, in Oklahoma: sette pompieri hanno avuto altrettanti figli in poco più di un anno.
Ma la gravidanza può essere davvero “contagiosa”? Secondo la scienza sì: a dirlo uno studio che ha preso in esame 1.720 donne residenti negli Stati Uniti tra la metà degli anni ’90 e la metà degli anni 2000. Dalla ricerca firmata da
Nicoletta Balbo e Nicola Baldan e pubblicata sul giornale dell’American sociological association è stato evidenziato come, tra gruppi di amiche, aumenti la possibilità che si verifichino gravidanze programmate molto vicine tra loro.
Una maggiore probabilità di diventare mamme inizia a crescere dopo che un’amica è diventata mamma, raggiunge il picco circa due anni più tardi e poi decresce. In altri termini, è più probabile che una donna diventi madre da uno a due anni dopo che un’amica ha avuto il suo primo figlio.
Questo fenomeno è stato chiamato “l’influenza della fertilità”. Alla base del “contagio” ci sarebbero tre diverse teorie, come riporta anche un articolo uscito su Motherly:
In conclusione, spiegano i ricercatori, “l’esperienza di maternità di un’amica può essere un’importante fonte di apprendimento, perché fornisce informazioni importanti su come affrontare il passaggio verso la genitorialità. Inoltre il comportamento di un amico può influenzarci, dal momento che le persone si mettono a confronto con i loro amici. Avvalendosi poi delle teorie economiche abbiamo ipotizzato che l’influenza della fertilità tra gli amici potrebbe essere dovuta anche da strategie di divisione dei costi. La transizione verso la genitorialità porta alti costi relazionali e molteplici cambiamenti di vita. Sincronizzare la gravidanza può ridurre il rischio di essere messi da parte dagli amici che hanno già dei figli”.
Certo è che, oltre alle teorie sociologiche, gravidanze simultanee multiple come quelle delle infermiere del Maine che condividono lo stesso lavoro sono un evento sorprendente.
Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere news e aggiornamenti su tematiche legate a concepimento, gravidanza e genitorialità.
La notizia sorprendente arriva dal reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Children's Mercy di Kansas City, dove ben 36 infermiere div...
La storia di Sirio e di mamma Valentina, che combattono gli stereotipi della disabilità attraverso i social e un linguaggio pieno di ironia e legg...
"Siate gentili, condividete il bello". Così si conclude il lungo post su Instagram della neo mamma Beatrice Mazza. Le parole della personal traine...
Erika è una mamma coraggiosa che racconta attraverso i social la sua vita con la piccola Rebecca, affetta dalla sindrome di Pfeiffer.
"Che aspetti?" e "Ancora niente?" sono solo alcune delle tante e indelicate domande che le donne e le coppie in cerca di un figlio si sentono spess...
Le parole di una nonna che non potrà vedere il nipotino nascere per via delle restrizioni, ma ha pensato proprio a tutto per dargli il benvenuto a...
La storia coraggiosa e commovente di Beatrice Landi, mamma della piccola Micol, una bimba di tre anni affetta da malformazione del gene Wwox.
Un percorso lungo e complicato, fatto di dolori e ostacoli, verso una maternità non scontata ma tanto desiderata: ecco la storia della blogger e f...
Francesco è uno dei tanti papà di bimbi disabili che ha deciso di raccontare la sua storia e quella del piccolo Tommaso attraverso la rete, per f...
La sindrome di Treacher-Collins è una malattia genetica rara che causa deformità al viso e per la quale non esistono cure definitive. Convivere c...