
Dovremmo essere fianco a fianco nella stessa avventura, difficile eppure entusiasmante. Eppure a volte mi pare che i papà abbiano privilegi e fort...
Un figlio rappresenta una vera e propria rivoluzione, che può travolgere la coppia e destabilizzarla: alcuni consigli per i neo (o futuri) genitori
Un figlio è una rivoluzione, e lo è per i singoli genitori tanto quanto per la coppia. Anche se lo avevi programmato e atteso, più o meno a lungo, quando arriva non può che stravolgere completamente la vita familiare. Cambiano i ritmi, cambiano le priorità, cambia finanche l’attitudine mentale.
Cambia la disponibilità di tempo, di energie (mentali e fisiche), cambia per sempre l’esistenza. Mantenere una dimensione di coppia serena e soddisfacente non è facile, quando nasce un bambino. Con tanto amore e pazienza, però, è possibile mettere in atto qualche strategia per non ammazzare la coppia quando arriva un figlio.
È il primo, decisivo passo per non ammazzare la coppia quando arriva un figlio, o magari quando i figli diventano più di uno. Condividere la cura del bambino e della casa, gli impegni quotidiani, le responsabilità e soprattutto il carico mentale legato alla gestione di un figlio è semplicemente indispensabile perché le cose continuino a funzionare.
Non solo nell’ottica del rapporto tra il bimbo e ciascuno dei singoli genitori, ma anche per le dinamiche di coppia. Non è pensabile, tanto per dire, che una donna si debba fare carico da sola o quasi della crescita di un figlio (e magari anche delle faccende domestiche) e riesca a trovare energia, tempo e volontà per alimentare anche il rapporto di coppia. E non è possibile che un papà che non sia disposto a condividere appieno l’esperienza della genitorialità sia in grado di mantenere una relazione a due che funzioni.
Quando si diventa genitori, si trascura spesso un dettaglio importante: si è stati anche e soprattutto figli, e si continua a esserlo per tutta la vita. Si è prima di tutto due individui distinti e separati, due esseri umani unici e non replicabili che non possono condividere tutte le opinioni e i punti di vista.
In quest’ottica, è indispensabile prepararsi a fare dei compromessi quotidiani. Vale per l’educazione dei figli, ovviamente, ma anche per una serie di questioni accessorie che, nell’economia di una relazione di lunga durata, finiscono con l’avere un certo peso: si va dai rapporti con le famiglie di origine alla gestione del tempo libero, dalle amicizie vecchie e nuove all’amministrazione del bilancio familiare.
Dovremmo essere fianco a fianco nella stessa avventura, difficile eppure entusiasmante. Eppure a volte mi pare che i papà abbiano privilegi e fort...
Da soli, senza i figli. Non è facile, ma nemmeno è impossibile, per la mia esperienza. E non implica per forza la presenza di aiuti (a pagamento o meno) per tenere i bambini. Mio marito e io, per esempio, ogni tanto usciamo a pranzo insieme durante la sua pausa pranzo, visto che io ho un lavoro autonomo e riesco a organizzarmi.
E, soprattutto, mettiamo sempre i figli a letto presto, così da avere sistematicamente la serata tutta per noi. A volte crolliamo addormentati a nostra volta, ma di norma riusciamo ad avere alcune ore per stare insieme in tranquillità.
Un obiettivo relativamente semplice quando si è “giovani e spensierati”, più impegnativo nel momento in cui la responsabilità dei figli, e i relativi impegni quotidiani, rischiano di fagocitare le energie nervose, il tempo e gli interessi. Ma trovare qualcosa che unisca mamma e papà al di là dei figli, o riscoprirlo, o mantenerlo negli anni, è molto importante per mantenere una dimensione di coppia anche quando si è genitori. Che sia la musica, lo sport, la cucina, i viaggi o le serie tv non importa: a ciascuno il suo, come sempre.
Non è facile, lo so. Anzi, per molte coppie questa è semplicemente una chimera. Il lavoro dipendente spesso non lascia molto margine, e i conti da pagare non aspettano. Ma chi può scegliere, secondo me, dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di allentare un po’ i ritmi di lavoro, anche a costo di guadagnare un po’ meno a fine mese. Una famiglia richiede soldi, certo. E fatica, pazienza, amore e tantissima forza di volontà. Ma richiede soprattutto tempo, in quantità e qualità. Riuscire a regalarselo, per i figli e per la coppia, resta forse la soluzione migliore possibile.
Articolo originale pubblicato il 21 dicembre 2018
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