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Le ustioni sono considerate patologie molto gravi con importanti ripercussioni a livello psicologico. Questa malattia è molto frequente soprattutto in età pediatrica e, secondo i dati, la fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 6 mesi e i 5 anni.
Secondo i dati riportati dalla Società italiana di pediatria (Sip) in Italia ogni anno vi sono circa 4000 pazienti ricoverati a causa delle ustioni.
Ma cosa sono le ustioni? Si tratta di una patologia che lascia segni indelebili, ed è considerata uno dei traumi peggiori che un individuo possa subire.
Come riportato dall’On. Lucia Annibali, Commissione II ‘Giustizia’, Camera dei Deputati:
L’ustione è una patologia rara che lascia segni indelebili nel corpo e nella mente, il processo di guarigione è lungo e complesso e necessita di elevatissima competenza e grande esperienza.
Viene considerata una malattia rara, poiché la prevalenza non supera la soglia prestabilita.
Come riportato nella pubblicazione La Malattia da Ustione, in UE la soglia è fissata allo 0,05% della popolazione, ossia 5 casi su 10.000 persone.
Secondo i dati più recenti più della metà dei casi sono provocati da fiamma, mentre nel 21% la causa è dovuta all’uso improprio dell’alcol.
Inoltre, i casi di ustione grave possono causare la morte, e nel nostro Paese la mortalità associata alle ustioni è pari al 5,3%.
È importante sottolineare che l’impatto di questa patologia sull’individuo è vario e multidimensionale, perché inizia con la ferita e il periodo di ricovero in ospedale, ma può durare anche per tutta la vita con gravi ripercussioni a livello psicologico oltre che fisico.
Così come le scottature, l’ustione rappresenta ancora oggi uno dei più frequenti e pericolosi incidenti che colpiscono i bambini.
Come si legge su La Malattia da Ustione:
Quando i più piccoli si ustionano, la loro risposta è molto più complessa e differisce dall’adulto per caratteristiche epidemiologiche, anatomo-fisiologiche, psicologiche, percorso di cura e processo di cicatrizzazione delle aree lese.
L’età maggiormente colpita è quella tra i 6 mesi e i 5 anni, con gli incidenti molto più frequenti e legati all’ambiente domestico.
Per quanto riguarda, l’agente ustionante nei bimbi piccoli, da 1 a 8 anni, è il liquido bollente, mentre per i più grandi la causa è spesso una superficie rovente oppure la fiamma viva.
Infine, come riportato nel documento:
In età pediatrica si considera ustione “massiva” quella superiore al 30% TBSA sopra i 4 anni di vita e del 20% al di sotto dei 4 anni. Secondo i criteri dell’ABA (American Burn Association) anche ustioni limitate spesso richiedono il ricovero in ambiente idoneo.
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