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Le linfoadenopatie sono molto comuni in età pediatrica e nella maggior parte dei casi non devono destare preoccupazioni. Scopriamo cosa sono nello specifico e quali le cause.
Le linfoadenopatie, vale a dire l’ingrossamento dei linfonodi, possono essere causate da stati infiammatori, ma possono anche essere espressione di una disregolazione immunitaria.
Come spiega Massimo Resti, Direttore SOD Pediatria Medica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria ‘Meyer’:
Sono situazioni che in passato non conoscevamo ma che negli ultimi anni abbiamo cominciato ad attenzionare. Si tratta di linfoadenopatie più difficili da identificare e che per molto tempo sono state misconosciute perché non si accompagnano a infezioni importanti ma, appunto, a una disregolazione. Questo vuol dire che alcuni linfociti proliferano ma non arrivano mai a maturazione completa e allora c’è un ingrossamento di più ghiandole, è una situazione che rientra nell’ambito delle immunodeficienze.
Le linfoadenopatie nel 90% dei casi sono dovute a infezioni e si tratta di condizioni molto comuni in età pediatrica, ecco perché spesso i bambini possono avere delle ghiandole ingrossate, che però non devono destare alcuna preoccupazione poiché non hanno alcun significato clinico.
Ma, come riportato dalla Società italiana di pediatria (Sip), c’è un 10% che necessita maggiori approfondimenti.
Età del bambino, sede del linfonodo e dimensioni sono elementi importanti per valutare la necessità di fare o meno degli accertamenti. Un neonato, per esempio, non ha linfonodi, quindi se ce ne sono è sempre un segno patologico, indipendentemente da dove si trovano o da quanto sono grandi”.
Come spiegato da Massimo Resti:
Ogni linfonodo è accompagnato da un quadro clinico che aiuta il medico a orientarsi verso la diagnosi, ossia a capire, anche attraverso esami specifici, se quella ghiandola ingrossata possa essere espressione di un’infezione, di una malattia neoplastica o di una disregolazione immunitaria.
Per questo è importante la diagnosi precisa e accurata e fare i giusti accertamenti, poiché spesso le linfoadenopatie possono nascondere patologie più gravi, come tumori pediatrici, che necessitano un intervento terapeutico specifico e, soprattutto, tempestivo.
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