Un nuovo studio sviluppato da un gruppo di ricercatrici della University of Amsterdam, Irena Veringa, Esther de Bruin, Bonny van Steensel e Susan Bögels, ha messo in chiaro come la mindfulness possa contribuire a diminuire in gravidanza il rischio di parto cesareo.

In particolare, la Mindfulness-Based Childbirth and Parenting (MBCP) è stata sviluppata dall’ostetrica statunitense e trainer di mindfulness Nancy Bardacke per quelle donne in stato interessante che hanno particolarmente paura del parto. Scopriamone i vantaggi nell’utilizzo della pratica.

Mindfulness in gravidanza: praticarla riduce la possibilità di parto cesareo, lo studio

La pratica della mindfulness vede come suo obiettivo principale il raggiungimento di un grado di consapevolezza massimo attraverso il quale l’individuo, e in questo caso la donna, dovrebbe raggiungere per ritrovare il giusto equilibrio e il benessere personale nel qui e ora.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Birth, si pone proprio questo obiettivo, ovvero aiutare quelle donne che sperimentano la paura del parto durante il corso della gestazione a modificare il proprio punto di vista, concentrandosi sul presente e sul proprio stato di consapevolezza di se stesse.

Le ricercatrici hanno seguito, attraverso un breve training di consapevolezza, un gruppo di 140 donne incinte insieme ai loro partner.

Della totalità delle donne e dei rispettivi partner, metà di essi ha ricevuto una formazione di mindfulness fornita da ostetriche professionali (gruppo di consapevolezza), mentre, l’altra metà ha ricevuto una guida extra per le proprie paure nell’ambito delle cure abituali, (gruppo di controllo).

Le differenze tra i due gruppi analizzati è stata sorprendente e decisamente marcata. Tali differenze sono risultate più evidenti in due ambiti precisi:

  1. il grado di ansia percepito dalle donne in stato interessante prima e dopo la formazione ricevuta;
  2. nel modo in cui le donne alla fine hanno affrontato il parto (basato sulle cartelle cliniche).

Questo training ha portato a ridurre del 50% la possibilità di un parto cesareo non necessario dal punto di vista medico e raddoppiato la possibilità di un parto naturale.

I risultati dello studio: prima e dopo il parto

Nell’analisi gli studiosi hanno utilizzato la scala W-DEQ per misurare il grado di paura per il parto percepito dalle donne in attesa. La scala in questione ha evidenziato come il rischio di affrontare il parto e la paura annessa fosse diminuito del 36% per le donne che avevano ricevuto il training di mindfulness.

Anche la paura del dolore legata al travaglio è diminuita di molto nel primo gruppo, quello nominato di consapevolezza rispetto al gruppo di controllo, mentre è aumentata l’accettazione della fisiologia del dolore del travaglio.

Inoltre, il 36% delle donne del gruppo mindfulness non ha utilizzato l’anestesia epidurale a differenza del gruppo di controllo e il 51% di esse ha subito un minor numero di parti cesarei non urgenti dal punto di vista medico.

In merito alla riduzione dei parti cesarei non urgenti dal punto di vista medico, la Dott.ssa Irena Veringa ha detto:

I risultati dello studio hanno un grande impatto a livello mondiale per la cura delle donne in gravidanza e dei neonati. Uno dei principali obiettivi dell’OMS in questo ambito è la riduzione della paura del parto, che a sua volta riduce il numero di interventi medici necessari durante il travaglio.

L’uso di interventi medici durante il parto in tutto il mondo è aumentato enormemente. Naturalmente, questa è una buona cosa quando si tratta dell’accesso delle donne alle cure mediche urgenti, ma è preoccupante quando si tratta di procedure mediche non urgenti, poiché queste possono anche avere conseguenze negative per la madre e il bambino.

Un parto cesareo comporta sempre rischi per la salute della madre e aumenta i rischi di complicazioni nella gravidanza successiva. I bambini nati con taglio cesareo hanno un aumentato rischio di problemi allergo-immunologici, asma e obesità più avanti nella vita.

Nel mondo, sempre più paesi come gli Stati Uniti, il Brasile e i Paesi Bassi hanno un tasso di parti cesari molto elevato. Questo studio pone le basi su un problema che sta prendendo piede ogni giorno sempre di più. Inoltre, potrebbe offrire una nuova prospettiva per rafforzare l’assistenza ostetrica e integrare gli aspetti dell’assistenza medica e psicosociale durante la gravidanza e il parto.

La Dott.ss Veringa conclude spiegando:

I risultati dello studio indicano la strada verso un metodo semplice (la mindfulness in gravidanza) per ridurre la paura del parto, consentendo alle donne e ai loro partner di avere un maggiore controllo sul parto e riducendo notevolmente i trattamenti medici non urgenti.

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