Qual è l’impatto che il Covid-19 ha avuto sulla psiche di chi ha in casa uno o più figli? Dall’inizio della Pandemia la preoccupazione per questo sconosciuto virus ha portato il mondo intero a chiudersi in casa per proteggersi. Chi ne ha fatto le spese? I genitori e la loro salute mentale.

Tutti abbiamo passato settimane, mesi in isolamento (forzato) per provare a debellare e a sconfiggere questo male. I giorni sono trascorsi e così, la situazione sembra essere andata migliorando, anche se è ancora presto per dichiarare vittoria.

Quel che non si è discusso sufficientemente è il lato psicologico che questa Pandemia ha portato con sé. In modo particolare, la paura di quelle famiglie con bambini che, lasciate senza una guida chiara, non hanno saputo bene come fare per proteggere del tutto i propri figli.

Cosa succede e cosa è accaduto, nella mente di questi genitori? Il Codiv-19 non ha solo destabilizzato il mondo intero  e sgretolato alcune certezze ma, soprattutto, ha minato in modo ancora più subdolo la psicologia dei genitori. 

Genitori e salute mentale: lo stress post-pandemia

Una ricerca effettuata dell’American Psychological Association ha mostrato, in merito allo stress subito da alcuni genitori costretti a lavorare in smart working con figli minorenni a casa che, ad aprile e maggio, questi erano notevolmente più stressati rispetto a quelle famiglie senza figli o con figli over 18.

Lo studio dimostra che, sebbene da inizio Pandemia siano ormai trascorsi 7 mesi, l’impatto sulla salute mentale sui genitori rimane un dato significativo e non mostra segni di diminuzione.

Ciò che allarma maggiormente psicologi e scienziati è l’ansia che il virus ha trasmesso alle persone e ai genitori. Un pensare in negativo che, per chi ha figli, provoca uno tsunami emozionale sull’intero nucleo parentale.

Un altro sondaggio condotto dall’Università dell’Oregon, spiega ancor più precisamente il micro mondo che il Covid-19 ha creato a livello mentale su alcune famiglie. In sostanza, il  campione intervistato dagli studiosi era composto da 1.000 genitori che avevano bambini di età inferiore ai 5 anni.

Il campione preso in esame è stato sottoposto ogni settimana fino alla fine di luglio e, alcuni di questi, continueranno ad essere esaminati, a settimane alterne, fino a dicembre. Ciò che si vuole dimostrare, in questo caso, è che i genitori di bambini piccoli risultano particolarmente stressati.

Philip Fisher, direttore del Center of Translational Neuroscience dell’Università dell’Oregon ha affermato in merito al progetto in esame che:

Il maggior fattore di stress per i genitori intervistati è stata l’incapacità di nutrire, vestire e accudire in generale i propri figli <…> Oltre il 60% del campione analizzato che sta vivendo problemi finanziari estremi ha segnalato disagio emotivo, rispetto a poco più del 30% di coloro che non hanno problemi finanziari.

Traumi psicologici causati dal Corinavirus: i dati

Secondo i dati di un altro studio condotto dalla Graduate School of Education di Harvard nel Massachusettes: il 61% dei genitori di bambini di età variabile tra i 5 e i 7 anni era d’accordo o fermamente d’accordo sul fatto di sentirsi “nervosi e ansiosi” a causa della pandemia.

A tal riguardo, Pooja Lakshmin, assistente professore di psichiatria alla George Washington University School of Medicine ha dichiarato:

Dobbiamo trattare questo come una crisi di salute mentale <…> Questa è una forza destabilizzante cronica per le nostre vite e per le famiglie, i genitori e i bambini.

Anche se in questo periodo molti genitori di figli minori sono particolarmente sotto stress per questa situazione pandemica, dai dati studiati emergono con preponderanza due sottocategorie altamente a rischio di livelli clinici di ansia e depressione.

Parliamo delle donne in stato interessante o che da poco sono diventate mamme e i genitori che stanno lottando finanziariamente per soddisfare i bisogni primari dei propri bambini.

Da due studi condotti in Canada si evince che prima della pandemia, l’ansia e la depressione colpivano tra il 10% e il 25%  delle donne durante la gravidanza e durante il primo anno post parto. Dal lockdown, queste percentuali sono notevolmente salite toccando picchi massimi.

Infatti, dal primo studio in esame, su quasi 2.000 donne incinte, il 37% mostrava livelli di depressione clinicamente significativi mentre, il 57% mostrava livelli di ansia elevati.

Il secondo studio, invece, mostra come su 900 donne, alcune incinte e altre neo mamme, i tassi di depressione sono saliti al 40% durante la pandemia, rispetto al 15% pre-pandemia, così come i tassi di ansia che sono aumentati fino al 72% contro il 29% prima che il Covid-19 entrasse nelle nostre vite.

Cosa possono fare i genitori per rafforzare la propria salute mentale?

Se i dati dello studio effettuato dalla RAPID-EC dell’Università dell’Oregon ha acceso i riflettori su un’agghiacciante verità, ora, ciò che urge è trovare una soluzione al problema. Qui, c’è da aiutare la salute mentale di alcuni genitori per salvaguardare il benessere dei bambini che saranno coloro che ne subiranno le conseguenze in futuro.

Ecco, allora, che lo studio RAPID-EC ha messo in luce alcuni punti (o spunti) da prendere in esame per rafforzare la psiche di genitori sotto stress e depressi a causa della Pandemia.

Come uscirne? Questo è il quesito più importante, perché se è vero che per uscire dal Covid-19 si dovrà aspettare un vaccino, per salvaguardare la salute mentale, bisognerà agire ora perché non basterà un vaccino.

Un primo passo da compiere viene spiegato da Lucy Rimalower, terapista matrimoniale e familiare di Los Angeles, che consiglia di chiedersi: che tipo di cura per te è realistica ora, non sei mesi fa? 

La Rimalower spiega come siano cambiati i modi di interagire tra paziente e terapista:

Ora non si ha più il tempo di una seduta dal proprio psicanalista di 50 minuti. Sarebbe molto più utile, per esempio, optare per delle app terapeutiche che consentono di inviare messaggi ai terapisti, piuttosto che avere una sessione video di un’ora!

La ricerca mostra che eseguire 5 minuti di esercizio fisico seguendo un video yoga e la connessione emotiva sono utili per ridurre lo stress. Lo studio RAPID-EC ha scoperto che elevati livelli di supporto emotivo provenienti da fonti locali, possono aiutare ad abbassare i livelli di stress per le famiglie socialmente ed economicamente più in difficoltà. Così come molti genitori trovano conforto nei loro partner, nei propri genitori e persino nei loro stessi figli.

In pratica, aldilà di quello che il mondo sta subendo, pandemia, crisi economiche e sociali mondiali, la “cura” più immediata e pratica sarà sempre una carezza ricevuta con affetto e sincerità, magari proprio dal piccolo di casa.

I bambini sono molto empatici e, anche se spesso i genitori danno per scontato i loro pensieri, loro vengono in supporto con i mezzi che hanno a disposizione, uno fra tutti l’amore puro e incondizionato per mamma e papà.

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