Dal 4 settembre 2022 in Finlandia è entrata in vigore la riforma del sistema di congedo parentale, con la quale sono previsti 160 giorni per entrambi genitori, con la possibilità di trasferirne 63 al partner o a chi si prende cura del figlio/a. Ulteriori 40 giorni di indennità di gravidanza spettano poi di diritto al genitore in stato di gravidanza, prima dell’inizio del pagamento dell’assegno parentale.

Anonimo

chiede:

Una riforma che si pone l’obiettivo di raggiungere una maggiore parità di genere, in modo che il carico dei figli non vada a pesare solamente sul partner donna. Anche se, come riportato da Open, non vi è alcun riferimento al sesso dei genitori, né al fatto che essi siano biologici o adottivi: la nuova legge prende in considerazione diversi modelli di famiglia. La premier finlandese Sanna Marin ha infatti spiegato che “tutti i genitori che hanno l’affidamento del proprio figlio avranno lo stesso diritto al sostegno parentale“.

Il nuovo sistema di congedo parentale, inoltre, si inserisce all’interno di un progetto più grande del Paese, che si è prefissato tre macro obiettivi: il rafforzamento della non discriminazione, l’uguaglianza nella vita lavorativa e la riduzione della disparità salariale. Questa misura, infatti, consentirebbe di “conciliare meglio carriera e vita familiare“, ha fatto sapere il Governo.

In Italia l’ultima riforma riguardo al congedo parentale è entrata in vigore il 13 agosto 2022 e prevede 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio ai padri, sia biologici che adottivi o affidatari.

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