Anonimo

chiede:

Buongiorno avvocato, il mio datore di lavoro fa pressioni in quanto non è contento che io chieda il congedo parentale. E mi ha fatto due contestazioni in una settimana. La prima per mancato preavviso del congedo, la seconda per non essermi recata al lavoro. Adesso dovrei perdermi un altro giorno da dedicare a mio figlio, ma lui dice che non mi può dare un giorno richiesto.

Dandomi ferie arretrate nei giorni in cui non ho chiesto il congedo e non dandomi la possibilità di riprogrammare la giornata. Secondo lui non ha trovato il personale per sostituirmi. Come posso recuperare quel giorno ormai già chiesto e protocollato? La ringrazio.

Avv. Lorenzo Cirri

risponde:

Buongiorno signora, purtroppo mi è difficile comprendere nel dettaglio la sua richiesta.
Ad ogni modo le pressioni, anche indirette, operate dal datore di lavoro nei confronti della lavoratrice che usufruisce di congedi parentali o altri permessi legati alla genitorialità sono del tutto illegittime ed eventuali sanzioni disciplinari comminate unicamente per tale fine sono impugnabili.

È suo diritto richiedere e beneficiare del congedo, ovviamente tenendo conto dei criteri di buona fede e correttezza e quindi preavvisando il datore. Ritengo illegittimo anche imputare a ferie le giornate di congedo. Cordialmente.

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

Fai la tua domanda Tutte le domande
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Specializzazione

  • Avvocato

Categorie