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Il vaccino esavalente viene somministrato ai neonati entro il primo anno di vita. Ecco tutto quello che bisogna sapere per vaccinare in sicurezza.
Il vaccino esavalente è una unica preparazione artificiale vaccinale in grado di conferire una determinata immunità acquisita a scopo di immunoprofilassi. È specifico su sei malattie infettive: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e Haemophilus Infuenzae di tipo B.
Questo tipo di vaccino viene somministrato solitamente entro il primo anno di vita del bambino. Prevede 3 somministrazioni (di 0,5 ml) iniettate a distanza di alcuni mesi. La somministrazione della profilassi vaccinale esavalente avviene, quindi, con una iniezione per via intramuscolare sulla faccia antero-laterale della coscia del neonato. Le tempistiche sono le seguenti:
Il vaccino esavalente serve a fornire un’immunità adattiva (anche detta immunità specifica o acquisita) all’organismo umano. Una risposta immunitaria che si “adatta”, quindi, alle sei specifiche infezioni, stimolando la risposta immunitaria dei linfociti, cellule proprie del sistema immunitario.
Il vaccino esavalente stimola la memoria immunologica del sistema immunitario su sei infezioni. Ha lo scopo, quindi, di consentire all’organismo di sviluppare un idoneo sistema di difesa prima del contatto effettivo con l’agente patogeno che provoca la malattia infettiva.
Il termine “vaccino” deriva dal latino “vacca” e venne utilizzato per la prima volta nel 1796 dal medico inglese Edward Jenner: Aveva notato, infatti, che il vaiolo era letale per gli umani, ma non per i bovini. Anzi, le mungitrici che venivano infettate dal vaiolo bovino sviluppavano immunità verso il vaiolo umano. Da qui, dunque, l’intuizione di estrarre del materiale organico infetto dalle pustole dei bovini e di inocularlo, opportunamente dosato, negli esseri umani con lo scopo di prevenire il vaiolo umano.
Le sei malattie infettive in cui il vaccino esavalente viene impiegato sono le seguenti:
Il vaccino esavalente è realizzato in laboratorio e contiene parti di microrganismi uccisi o attenuati nella loro virulenza. La presenza dei sei germi selezionali stimola nell’organismo una reazione immunitaria di difesa.
Il vaccino esavalente, come tutti gli altri vaccini, è formato da due componenti: la componente attiva e quella ausiliaria. La componente attiva è anche detta “principio attivo”, la componente ausiliaria è formata da eccipienti, adiuvanti e tutto ciò che non è principio attivo.
La componente attiva del vaccino esavalente contiene sei antigeni specifici:
La componente ausiliaria del vaccino esavalente, invece, contiene sostanze tra cui adiuvanti, eccipienti e stabilizzanti. Queste sono considerate utili per la preparazione farmaceutica, la stabilizzazione e la conservazione del vaccino. Nel vaccino esavalente, la composizione ausiliaria prevede quattro elementi:
Gli eccipienti, seppur presenti in piccola misura, non sono mai trascurabili nelle preparazioni farmacologiche poiché possono causare più o meno gravi reazioni allergiche.
Esistono particolari controindicazioni per il vaccino esavalente che inibiscono la sua somministrazione ad alcune specifiche classi di soggetti:
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, il bugiardino medico del vaccino elenca da quelli più comuni a quelli molto rari.
Tra gli effetti collaterali più comuni del vaccino esavalente si trova il pianto inconsolabile, irrequietezza, perdita di appetito, arrossamento e indolenzimento del sito d’iniezione. Comuni, inoltre, sono anche vomito o diarrea e nervosismo, possibile febbre anche superiore ai 38°C.
Tra gli effetti collaterali rari si trovano reazioni anafilattiche e reazioni allergiche, linfoadenopatia, collasso o stato simile a shock, apnea, angioedemi ed eruzioni cutanee. Molto raro è il manifestarsi di dermatite e convulsioni.
I sintomi di una reazione allergica al vaccino esavalente sono quelli propri di questo tipo di reazione. Possono insorgere eritema della cute con prurito, respiro corto e gravi difficoltà nella respirazione, gonfiore del volto e della lingua.
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