Abbiamo imparato a preoccuparci di virus, contagiosità, trasmissione e vaccini a partire dal Covid-19, ma in realtà – pur con tutta una serie di differenze da non ignorare – parliamo di un fenomeno molto diffuso. Un fenomeno, quello della trasmissione di determinati virus e batteri, che ha sempre preoccupato medici e genitori e che ha portato a contrastarlo con l’individuazione e la diffusione dei relativi vaccini.

Un caso eloquente, anche data la sua gravità, è quello dato dalla difterite nei bambini. Parliamo infatti di una malattia di tipo batterico, estremamente contagiosa, che riguarda quasi esclusivamente i bambini e che ha sintomi ed effetti molto gravi.

Cos’è la difterite?

Propriamente la difterite è una malattia infettiva acuta causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Questo batterio, una volta entrato nell’organismo, rilascia una tossina estremamente nociva, capace di danneggiare e distruggere diversi tessuti e organi.

Gli organi prevalentemente coinvolti sono la gola, le tonsille, faringe, laringe, trachea e il naso e, in rari casi, anche la pelle. La difterite è una malattia che si diffonde quasi esclusivamente nei bambini che non sono stati vaccinati contro di essa e nei Paesi con clima temperato si diffonde prevalentemente durante i mesi freddi.

Cause e sintomi della difterite

Nei bambini la difterite si trasmette per via respiratoria, con il contatto diretto con le goccioline di saliva o, ma più raramente, entrando a contatto con oggetti contaminati. Generalmente il periodo d’incubazione va dai 2 ai 5 giorni, ma potrebbe durare anche fino a dieci giorni.

La vaccinazione, come vedremo nel dettaglio, è stata la causa responsabile (e lo è tutt’ora) della drastica riduzione del fenomeno della difterite nei bambini. Va altresì ricordato come i bambini vaccinati siano comunque portatori sani del batterio della difterite, motivo per cui tutti i bambini vanno tutelati e protetti per evitare di essere contagiati.

Colpendo prevalentemente le vie respiratorie e gli organi annessi, la difterite causa nei bambini mal di gola, leggera febbre, brividi e perdita dell’appetito. Nei due-tre giorni successivi all’infezione compaiono sulla gola e sulle tonsille del bambino delle membrane dal tipico colore grigiastro. In alcuni casi queste membrane possono diventare di colore verdastro e avere i contorni infiammati.

È possibile sospettare l’infezione da difterite a causa dell’ingrossamento dei linfonodi che può provocare anche difficoltà a deglutire o, nei casi più gravi, problemi di respirazione, ostacolando il passaggio dell’aria.

Cure e complicazioni della difterite nei bambini

La presenza dei sintomi e l’assenza della vaccinazione possono portare a sospettare la presenza della difterite nei bambini. La conferma può avvenire attraverso un tampone delle membrane che consente di fare l’esame batteriologico.

La prognosi della difterite nei bambini è il più delle volte benigna, ma possono esserci serie complicazioni. Le principali sono quelle che colpiscono il cuore, in quanto la difterite può provocare un arresto cardiaco, miocardite, aritmie o insufficienza cardiaca.

Il trattamento della difterite prevede la somministrazione di antibiotici e antitossina che vengono somministrate tramite iniezione venosa o intra-muscolare. Gli antibiotici hanno il compito di prevenire che l’agente infettivo si moltiplichi, mentre l’iniezione di antitossina serve a neutralizzare la tossina che viene prodotta dal batterio della difterite.

È fondamentale intervenire tempestivamente per evitare che si verifichino le complicazioni di cui abbiamo già parlato. Proprio per la rapida modalità di trasmissione di questo batterio, nei casi di infezione il bambino coinvolto deve essere immediatamente posto in isolamento per evitare che possa infettare altri bambini. Normalmente dopo due giorni di trattamento i bambini infetti non risultano più contagiosi.

Il vaccino contro la difterite

Il metodo migliore per prevenire la difterite nei bambini è attraverso la vaccinazione contro questo batterio. Il vaccino per la difterite è realizzato utilizzando la tossina batterica, non più pericolosa, ma capace di attivare il sistema immunitario per la produzione degli anticorpi necessari.

Questo vaccino, oggi presente nel nuovo vaccino esavalente, è particolarmente consigliato per i bambini, nel primo anno di vita, ma anche per gli adulti che da piccoli non lo hanno ricevuto e per tutti coloro che viaggiano nelle zone dove la difterite è epidemica.

La somministrazione del vaccino nei bambini (per gli adulti è leggermente diversa) avviene in tre fasi, rispettivamente al terzo, al quinto e al dodicesimo mese. Al compimento del sesto anno e poi del quattordicesimo vengono somministrati i due richiami per completare la vaccinazione e assicurare una protezione totale contro questa malattia.

Il vaccino è efficace al 97% e, non fornendo una protezione per sempre, è consigliato effettuare un richiamo ogni dieci anni.

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