
La dermatite da pannolino è un'infiammazione della pelle del neonato che sa stare seduto. Ecco quali sono i sintomi, come curarla e come prevenirla.
Usato con moderazione e nelle formulazioni consigliate, il talco è utile per prevenire irritazioni e arrossamenti cutanei sulla pelle dei neonati.
Per evitare conseguenze per la salute del bebè sono consigliate altre formule che non contengano al loro interno ingredienti nocivi alla salute come il talco liquido, un’emulsione con le stesse proprietà assorbenti del classico borotalco, ma che non comporta rischi per i bambini.
Scopriamo come usare il talco sulla pelle dei neonati e le tipologie migliori da acquistare direttamente online.
Usato sulla pelle dei bebè dopo il cambio del pannolino o a seguito del bagnetto, il talco assorbe l’umidità dall’epidermide e l’eccessivo sebo prodotto lasciandola asciutta e protetta da possibili irritazioni cutanee.
Così facendo si eviteranno conseguenti arrossamenti, specie nelle zone maggiormente soggette come quelle intime. In ultimo, il talco se unito all’acido borico, è un potente antinfiammatorio, funge da lenitivo e ha un’azione rinfrescante.
In sostanza, risulta essere un ottimo alleato nella cura e prevenzione delle piaghe da pannolino o utilizzato dopo la doccia serve per profumare la pelle e addolcirla, lasciandola pulita più a lungo.
La dermatite da pannolino è un'infiammazione della pelle del neonato che sa stare seduto. Ecco quali sono i sintomi, come curarla e come prevenirla.
Una volta acquistato il talco giusto per la pelle del bambino, potete usarlo al cambio del pannolino, al posto della pasta cambio spargendo il prodotto sulle zone dei genitali.
Mentre se il bebè presenta irritazioni cutanee dovute al sudore in altre parti del corpo, per esempio torace o piedini, sarà possibile utilizzare il talco anche in quelle parti, applicandone una dose moderata dopo aver deterso la cute.
Un consiglio da seguire è quello di mantenere sempre asciutto tutto il corpo del bambino, frazionando delicatamente con un asciugamano di cotone o microfibra dopo il bagnetto.
Il borotalco, invece, non va mai applicato sulle mucose né sulla pelle ferita. Il Ministero della Salute, seppur non vieti esplicitamente l’uso di questo prodotto sui neonati, lo sconsiglia o ne raccomanda un utilizzo moderato specificando che:
È pericoloso in quanto può essere inalato dal bambino se cosparso in quantità cospicua sul torace e sugli arti superiori o, peggio, aspirato direttamente dal contenitore, se il piccolo lo utilizza per gioco.
Se non si hanno le idee chiare su quale talco usare per la pelle del bebè è sempre meglio chiedere al pediatra di fiducia, il quale saprà indicare il prodotto più idoneo alla pelle delicata del bimbo.
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È possibile scegliere il talco tra diverse marche disponibili in commercio, da quelli a base curativa acquistabili anche in farmacia a quelli di natura più economica reperibili nei supermercati. Ma nella scelta è sempre consigliabile leggere l’INCI del prodotto, ovvero l’etichetta che presenta gli ingredienti con cui è stato realizzato.
Per evitare che il bimbo inali la polvere si possono acquistare le formule liquide o il talco non talco aventi le stesse proprietà assorbenti del classico talco in polvere.
Tale accortezza permette di utilizzare il prodotto senza procurare alcun rischio alla salute del bambino. In alternativa, si possono usare polveri di origine vegetale, come amido di riso, di mais o farina d’avena, ma anche in questi casi bisogna sempre fare attenzione a evitare l’inalazione per scongiurare possibili disturbi respiratori.
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