
La pasta cambio è fondamentale per i bambini che portano ancora il pannolino. Previene rossori e irritazioni, ma attenzione agli ingredienti.
Sono tante le condizioni che nelle prime settimane e mesi di vita possono provocare l'arrossamento della pelle del bambino. Ecco come gestirle e quando preoccuparsi.
Andiamo quindi a individuare quali sono le possibili cause del sederino arrossato e cosa fare per prendersi cura correttamente della pelle del bambino, sia in termini di cura che di prevenzione di numerosi disturbi.
Il sederino arrossato nei bambini può essere il sintomo e l’effetto di diverse condizioni. Le principali sono:
La dermatite atopica è la più comune forma di eczema nei neonati e nei bambini ed è caratterizzata da un’eruzione cutanea secca e pruriginosa che può interessare anche la zona dei glutei. La dermatite da contatto è invece una malattia infiammatoria della pelle provocata dal contatto con sostanze chimiche o biologiche che determinano l’arrossamento e il gonfiore della pelle con la formazione di piccole vescicole piene di liquido.
Con la miliaria rubra, nota anche come sudamina, si ha un’infiammazione della pelle a causa dell’ostruzione delle ghiandole sudoripare. Questa condizione, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, si manifesta con vescicole puntiformi pruriginose che si formano sulla pelle ruvida e arrossata.
L’herpes genitale è un’infezione virale che si manifesta anche con comparsa di vescicole, singole o raggruppate, nella zona genitale e anale. Un’altra causa di sederino arrossato può essere un’infezione virale da Poxvirus. L’University of Utah Health indica come si manifesta con la comparsa di piccole papule color carne al centro delle quali si trova un nucleo bianco.
Anche la mani piedi bocca può causare la comparsa di bolle nella zona dei glutei tali da provocare l’arrossamento del sederino. Il sederino arrossato può inoltre dipendere da una reazione allergica a coloranti o altre sostanze presenti nei pannolini, nelle salviette, nelle creme o in altri prodotti che entrano a contatto con i glutei del bambino. Le reazioni allergiche si verificano con la comparsa di una reazione cutanea solo dopo ogni esposizione.
Infine una comune causa di sederino arrossato è data dalla dermatite da pannolino. Con questa espressione si indicano diverse cause responsabili dell’eruzione cutanea nella zona del pannolino e vanno da una semplice irritazione provocata dal prolungato contatto con l’urina e le feci a, come riportato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dalla dermatite seborroica, dallo sfregamento del pannolino sulla cute, dalla sudorazione e anche da infezioni da candida, psoriasi e dermatite da contatto.
La pasta cambio è fondamentale per i bambini che portano ancora il pannolino. Previene rossori e irritazioni, ma attenzione agli ingredienti.
L’utilizzo dei pannolini è, sebbene inevitabile nei primi mesi e anni, spesso la principale cause del sederino arrossato nei neonati e nei bambini. È quindi utile ricordare alcuni accorgimenti utili per cambiare il pannolino in maniera adeguata a prevenire l’insorgenza di questi disturbi. L’attenzione va posta specialmente nei bambini che hanno la pelle più sensibile ed è importante acquisire queste informazioni dovendo poi continuamente, anche in condizioni non sempre ottimali, provvedere al cambio del pannolino.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) suggerisce innanzitutto di prepararsi al cambio del pannolino avendo tutto l’occorrente a portata di mano. Una volta sistemato il bambino sulla superficie coperta (con un fasciatoio, un asciugamano o altra copertura adeguata) utilizzare salviette usa e getta per pulire tutta l’area del pannolino procedendo sempre partendo dai genitali verso l’ano (e non il contrario).
Dopo aver gettato il pannolino sporco con le varie salviette (ed eventualmente i guanti), è possibile sistemare il nuovo pannolino sotto il bambino, applicare eventualmente una crema utilizzando un fazzoletto di carta, chiudere il pannolino e rivestire il bambino. Questo non è l’ultimo step da seguire, in quanto al termine di ogni cambio del pannolino è sempre fondamentale lavarsi adeguatamente le mani (anche quelle del bambino soprattutto se è entrato a contatto con l’area dei genitali) e pulire la superficie su cui si è cambiato il pannolino.
Queste semplici norme igieniche hanno lo scopo di prevenire la diffusione di tutti quei virus e batteri responsabili del sederino arrossato e potenzialmente anche di altri disturbi.
La cura del sederino arrossato dipende, ovviamente, dalle cause. Sebbene molte condizioni siano benigne e tendano a risolversi spontaneamente nell’arco di pochi giorni, è importante intervenire in maniera corretta, sia per offrire sollievo al bambino che per evitare che la condizione sottostante peggiori o si aggravi. In linea generale è sconsigliato l’utilizzo di corticosteroidi topici, e se il problema tende a essere costante o causa di fastidi per il bambino è sempre preferibile consultare il pediatra per la terapia appropriata.
Per curare l’arrossamento del sederino può essere utile cambiare spesso pannolino, lavare ripetutamente la zona con acqua tiepida e detergenti delicati, non eccedere con l’applicazione di creme o paste e provare a cambiare pannolini e salviette per verificare se possono essere questi i responsabili della comparsa del rossore. L’utilizzo di una pasta all’ossido di zinco per un paio di giorni può rivelarsi utile per trattare l’arrossamento.
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Nel libro Da 0 a 6 anni. Una guida per la famiglia della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) viene indicato che per prevenire l’arrossamento da pannolino è utile cambiare frequentemente il pannolino, anche ogni volta che il bambino scarica, prestando attenzione ad asciugare bene le parti intime per eliminare ogni traccia di umidità .
Il consulto con il pediatra andrebbe previsto prima dell’utilizzo di qualsiasi prodotto sulla pelle del bambino. La preoccupazione che l’arrossamento della zona del sedere possa essere il segno di una malattia o un’infezione più importante può sorgere nel caso in cui l’arrossamento non si risolve dopo il relativo trattamento e nell’arco di qualche giorno. È quindi necessario far visitare il bambino per permettere al medico di individuare la causa del rossore e prevedere la terapia adeguata.
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