Solo in Italia 600.000 tra bambini e ragazzi, secondo i dati di un approfondimento della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), soffrono di psoriasi. Una condizione cronica che ha una predisposizione genetica e, quindi, irreversibile, ma che, come chiarito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nei bambini è caratterizzata da due fenomeni contrastanti: da una parte le lesioni sono meno resistenti ai trattamenti e dall’altra la remissione delle lesioni cutanee tipiche è maggiore tanto che può capitare che non si ripresentino più per il resto della vita.

Parliamo quindi della psoriasi infantile, delle sue cause, dei sintomi e di quali sono i trattamenti più indicati alla luce anche degli studi più recenti ponendo l’attenzione anche e soprattutto sulle conseguenze psicosociali, oltre a quelle prettamente fisiche, legate a questa condizione tanto che si rivela decisiva una diagnosi precoce.

Cos’è la psoriasi?

Dal punto di vista medico, la psoriasi può essere definita, riprendendo le parole del Manuale MSD, come l’iperproliferazione dei cheratinociti epidermici associata all’infiammazione dell’epidermide e del derma. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica che interessa, con chiazze tondeggianti ricoperte da squame di colore bianco che si manifestano prevalentemente sulla pelle e sulle unghie, in modo particolare gomiti e ginocchia, e in alcuni casi anche le articolazioni.

Esistono diverse forme di psoriasi infantile:

  • la psoriasi dell’area del pannolino;
  • la psoriasi inversa;
  • la psoriasi guttata.

La prima forma, tipica nel lattante e nota anche come Napkin psoriasis, è quella nella quale le macchie, di colore rosso intenso e lucido e con margini netti, si manifesta nella zona del pannolino. Generalmente non sono presenti le squame per via dell’umidità che si crea grazie alla presenza del pannolino. La psoriasi inversa, invece, interessa le pieghe flessorie (ascelle, inguine, ombelico e area genitale) con le lesioni molto arrossate e anche in questo caso prive di squame.

La psoriasi guttata è tipica nei bambini che hanno contratto un’infezione (come tonsillite, faringite o otite batterica) ed è caratterizzata dalla presenza di numerose chiazze eruttive di pochi millimetri che interessano tutto il corpo, soprattutto la zona del tronco.

Le cause della psoriasi infantile

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Fonte: iStock

Non ci sono certezze sulle cause che determinano l’insorgenza della psoriasi infantile; trattandosi di una condizione multifattoriale, vi è la consapevolezza che essa dipenda prevalentemente da aspetti genetici e ambientali. La National Psoriasis Foundation, infatti, spiega come la genetica svolga un ruolo importante e che, a seguito di un evento scatenante che modifica il sistema immunitario, si possono manifestare i sintomi tipici della psoriasi.

Tra questi fattori (trigger) rientrano lo stress, alcune malattie infettive (come quelle da Streptococco), i fattori climatici, la coesistenza con altre condizioni (come l’obesità) le lesioni alla pelle (ferite, eruzioni cutanee, scottature solari) e l’assunzione di alcuni farmaci (litio, steroidi sistemici, antimalarici di sintesi, beta bloccanti).

Alcuni studi evidenziano la familiarità di questa condizione. È stato infatti riportato come la maggior parte dei bambini con psoriasi infantile ha un familiare di primo grado affetto da questa condizione. Dagli studi condotti, la causa è da individuare nell’alterazione immunologica cutanea che determina un maggior ricambio degli strati più superficiali della cute.

Qualsiasi bambino con un epidermide con il fenotipo psoriaco ha la possibilità di esprimere la malattia, ma perché questa si sviluppi è necessario che si verifichi una particolare e complessa interazione tra le cellule dell’epidermide, quelle del derma, quelle del sistema immunitario e anche altri elementi umorali non propriamente cellulari.

I primi sintomi e la diagnosi

A differenza delle forme che interessano gli adulti la psoriasi infantile è più pruriginosa, specialmente quando interessa le pieghe flessorie. Il sintomo tipico è quello delle manifestazioni cutanee e rispetto alla psoriasi negli adulti ci sono differenze cliniche e topografiche. I segni clinici, infatti, sono generalmente meno intensi, mentre è maggiore la localizzazione sul volto e sulle pieghe.

La psoriasi infantile è inoltre spesso associata a diverse malattie come la dermatite allergica da contatto, l’eczema e l’alopecia areata.

La diagnosi, come riportato dal portale WebMD, si basa sull’anamnesi del paziente e sull’analisi visiva che il medico esegue della pelle del bambino interessata da psoriasi. In alcuni casi, anche considerando come spesso venga confusa con la dermatite seborroica, la neurodermite e balanite, si può rimuovere un campione di pelle per inviarlo a un laboratorio per un esame più approfondito.

Psoriasi infantile: trattamento e cura

La psoriasi infantile non è contagiosa e il trattamento, come evidenziato anche dall’American Academy of Dermatology Association, è orientato anche alla riduzione delle conseguenze psicosociali di questo tipo di condizione. L’impatto di una malattia visibile, infatti, nei bambini e negli adolescenti, può essere causa di grande disagio; inoltre il prurito può causare difficoltà nel sonno e incidere sulla capacità di concentrazione a scuola e durante lo studio.

Nella maggior parte dei casi, essendo tendenzialmente più lieve rispetto alla forma che interessa gli adulti, la psoriasi infantile viene trattata con terapie topiche con creme a base di cortisonici, derivati della vitamina D e catrame vegetale o antinfiammatori non steroidei.

Nelle forme più estese può essere utile l’esposizione al sole, facendo però attenzione all’azione dei raggi UV che, soprattutto in età pediatrica, possono danneggiare la pelle. Parallelamente, le creme idratanti e quelle emollienti si rivelano particolarmente utili quando l’infiammazione è significativa.

Nelle forme gravi di psoriasi infantile, si valuta il ricorso a terapie sistemiche a base di farmaci biologici. Queste sono le terapie che, come riportato in questo studio, stanno cambiando la gestione della psoriasi infantile moderata e grave, mentre i corticosteroidi topici restano la prima scelta per le forme lievi.

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  • Bambino (1-6 anni)