Noto anche con il nome di dermatite, l’eczema è, come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, la più frequente malattia della pelle non contagiosa. Sebbene sia una condizione non trasmissibile è una patologia che ha sintomi particolarmente fastidiosi e per la quale non esiste una cura definitiva e con la quale bisogna imparare a convivere investendo prevalentemente nei trattamenti.

Conosciamo meglio le cause, i sintomi per riconoscerla e gli accorgimenti più efficaci per la gestione dell’eczema nei bambini.

Cos’è e come si manifesta l’eczema?

Il termine eczema, come precisato dalla National Eczema Association, si riferisce a un ampio gruppo di condizioni della pelle, tutte accomunate dal fatto di causare arrossamento, prurito e infiammazione. Sostanzialmente è possibile definirlo come una reazione della cute che provoca la comparsa di edema e di rossore, che può essere umido o secco.

Esistono quindi diverse tipologie di eczema:

La differenza tra queste tipologie di eczema dipende dal fattore scatenante, dalla grandezza delle lesioni, dal tipo, dall’intensità e dalla durata dei sintomi e dalla zona della pelle interessata.

In generale, anticipando quelle che possono essere le cause, si possono distinguere due forme di eczemi, quelli esogeni e quelli endogeni. Gli eczemi esogeni sono quelli causati da fattori aggressivi esterni, mentre quelli endogeni dipendono direttamente da una reazione dell’organismo.

Non è da escludere la possibilità che i due fattori possano coesistere e che uno peggiori la condizione causata dall’altra tipologia.

L’andamento di questa patologia cutanea è molto variabile e può essere leggero o cronico e durare poche settimane o mesi, ma persistere anche per anni. La forma più comune di eczema nei bambini è la dermatite atopica (che può interessare non solo quelli più piccoli ma anche gli adolescenti).

Eczema nei bambini: le cause

Le cause specifiche che portano alla formazione dell’eczema nei bambini non sono del tutto note. Di certo c’è che la sua comparsa è l’effetto di una predisposizione genetica e verosimilmente di una combinazione di allergeni ambientali. Già alla nascita i bambini hanno una sensibilità della pelle tale da predisporre alla comparsa dell’eczema.

Nella dermatite atopica la causa è da individuare in una maggiore sensibilità agli allergeni a fronte di una cute carente degli elementi che normalmente la rendono più resistente. Ecco perché, rispetto a chi non è predisposto, la pelle di questi bambini tende più facilmente a
perdere liquidi, a seccarsi e infiammarsi sotto l’azione di alcuni agenti esterni. Può essere più comune nei bambini che soffrono di allergie di tipo ambientale (per effetto della polvere, dei pollini, eccetera. In questi casi si ha spesso l’insorgenza anche di asma e rinite allergica)
mentre, a differenza di quello che si crede, solo raramente questa patologia è causata da allergie alimentari.

C’è invece una causa chimica negli eczema da contatto per cui quando il corpo viene a contatto con determinate sostanze (soprattutto cromati, nichel, Sali di cobalto e manganese, che sono presenti prevalentemente nei detergenti e nei solventi di uso comune) ha una reazione di questo tipo.

Per quel che riguarda l’eczema discoide la causa è sconosciuta ma il più delle volte si manifesta nelle pelli secche, mentre l’eczema disidrosico in chi ha un eccesso di sudorazione e a un’allergia ai metalli. L’eczema varicoso, invece, deriva dalla presenza di vene varicose e da una scarsa circolazione sanguigna nella zona colpita.

Dove si manifestano gli eczemi nei bambini?

Come detto la differenza tra le varie forme di eczema nei bambini è relativa anche alla zona coinvolta dalla comparsa dell’edema e del rossore. La dermatite atopica compare prevalentemente sul viso, sulle mani, sui gomiti, sulle ginocchia e sul cuoio capelluto, mentre l’eczema da contatto ha una manifestazione limitata alla zona colpita per poi estendersi anche ad altre parti del corpo.

Nell’eczema discoide le chiazze compaiono prevalentemente sulle mani, sui piedi, sul dorso e sugli avambracci, ma può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo. L’eczema disidrosico colpisce i palmi delle mani e le piante dei piedi e molto spesso anche nella pelle tra le dita.

Nell’eczema seborroico, invece, compaiono macchie rosse e squamose ben delineate e limitate alla schiena, alle orecchie, al cuoio capelluto, al naso e alle sopracciglia. Infine l’eczema varicoso è localizzato prevalentemente nella zona delle gambe e in quella interessata dalle vene varicose.

Nella grande variabilità dei sintomi relativi a ogni singola tipologia ci sono dei disturbi e dei segni comuni. È il caso innanzitutto dell’arrossamento, del prurito e dell’infiammazione della pelle. Inoltre vi è generalmente la comparsa di piccole vescicole contenente liquido sieroso (la cui rottura determina poi la comparsa di crosticine di forma rotonda).

Nei bambini l’eczema oltre ai sintomi e ai segni prettamente fisici e specifici della pelle può, per via dei disturbi associati, provocare insonnia, nervosismo e mancanza di appetito.

Eczema nei bambini: trattamento e cura

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Fonte: iStock

La diagnosi dell’eczema nei bambini non richiede particolari test (in rari casi il dermatologo può prescrivere specifici approfondimenti) e per il medico è sufficiente l’anamnesi del paziente e un esame obiettivo per confermare la patologia. Non esistendo una cura definitiva per l’eczema nei bambini il trattamento prevede la gestione dei sintomi e un’attenzione destinata a prevenire le recidive.

La cura, spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, prevede l’applicazione di creme lenitive e antinfiammatorie che hanno lo scopo di risolvere la fase acuta della malattia e alleviare i sintomi. L’utilizzo continuato di creme idratanti si rivela fondamentale per prevenire le recidive e laddove il prurito fosse molto intenso è possibile prevedere l’assunzione anche di un antistaminico per via orale e il bendaggio delle lesioni per evitare sovrainfezioni.

Tra le indicazioni per una corretta gestione dell’eczema nei bambini il sito WebMD suggerisce di fare attenzione che i bambini non si grattino la pelle oggetto dell’eczema prestando altresì attenzione che abbia sempre le unghie tagliate.

Anche l’abbigliamento si rivela importante preferendo capi traspiranti e con tessuti morbidi. Molto dipende anche dalla tipologia di eczema ma è importante evitare tanto la pelle secca quanto quella eccessivamente sudata e, durante il bagnetto, utilizzare prodotti specifici e privi di possibili agenti irritanti.

Eczema bambini: quando preoccuparsi?

La preoccupazione maggiore nella presenza dell’eczema nei bambini è legata al maggior rischio di insorgenza di un’infezione (l’eczema infettivo è una complicanza di altre tipologie di eczema) e dal benessere psicofisico del piccolo. Il forte prurito, ma anche la presenza di macchie sulla pelle, rappresentano un problema sulla qualità della vita del bambino sia in termini di fastidi fisici e relative conseguenze (sull’umore, sul sonno e sull’alimentazione) che in quelli di accettazione sociale.

In questi casi oltre alla gestione dei sintomi può essere utile prevedere un supporto psicologico che aiuti il bambino a convivere con questa condizione senza che il disagio e le relative conseguenze prendano il sopravvento condizionando negativamente la sua quotidianità.

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  • Bambino (1-6 anni)