Quello che comunemente viene chiamato mal di gola, una condizione comune nell’infanzia, clinicamente assume il nome di tonsillite, faringite o faringotonsillite. Si parla di tonsillite nei bambini quando la malattia colpisce le tonsille, faringite quando interessa la faringe e faringotonsillite se colpisce entrambi.

La tonsillite nei bambini ha nel mal di gola il sintomo principale, ma non l’unico, ed è importante monitorare questa condizione per comprendere quando ricorrere al medico e cosa è possibile fare per alleviare i fastidi tipici di questo disturbo.

Cos’è la tonsillite?

Le tonsille sono delle piccole ghiandole linfatiche presenti su entrambi i lati della gola e che fanno parte del sistema immunitario. In modo particolare nei bambini le tonsille contribuiscono a contrastare l’azione dei microrganismi agendo come una barriera contro le infezioni per evitare che si diffondano nel resto del corpo.

Con il passare degli anni le tonsille si atrofizzano in relazione al rafforzamento del sistema immunitario. La tonsillite è quindi l’infiammazione delle tonsille a seguito di un’infezione generalmente virale e più raramente batterica (una forma rara nei bambini sotto i tre anni).

Le cause della tonsillite nei bambini

Cause-tonsillite-nei-bambini
Fonte: iStock

La tonsillite è un infezione prevalentemente virale e solo più raramente batterica. Nelle forme virali il virus responsabile è quello del raffreddore (come il Rhinovirus), dell’influenza e quelli della parainfluenza. Anche la mononucleosi (febbre ghiandolare) può essere la causa della tonsillite nei bambini. Nelle forme batteriche l’agente principalmente responsabile è lo Streptococco di gruppo B.

Le tonsille sono la prima linea di difesa del sistema immunitario, per questo sono più esposte e vulnerabili a infezioni e infiammazioni. Tra i fattori di rischio, oltre all’età pediatrica, la tonsillite si manifesta a seguito della frequente esposizione ai germi. La tonsillite è una condizione comune nei bambini specialmente in età scolare quanto è elevato il numero di contatti stretti tra coetanei e sono costantemente a rischio di infezione.

Per questi motivi la miglior forma di prevenzione della tonsillite è l’educazione all’igiene, all’attenzione alla condivisione di cibi, bicchieri e stoviglie varie. Inoltre è importante che i genitori tengano a casa i bambini con la tonsillite per evitare la diffusione dell’infezione.

I sintomi della tonsillite

Oltre al mal di gola la tonsillite si manifesta nei bambini con un rigonfiamento delle tonsille, la presenza di macchie gialle o bianche sulle tonsille e quella di macchie rosse sul palato. Inoltre il bambino lamenta una deglutizione difficile o dolorosa, stanchezza, mal di testa, letargia e uno stato di malessere generale. Altri sintomi comuni della tonsillite nei bambini sono la presenza di linfonodi del collo ingrossati, l’alitosi, la febbre, la perdita di appetito, il mal di stomaco, il torcicollo o il dolore al collo.

Nei bambini più piccoli, che non riescono a esprimere il malessere che vivono, il sospetto di tonsillite può sorgere dal rifiuto di mangiare, da un’eccessiva presenza di bava per effetto della deglutizione dolorosa e difficile o il bambino che risulta insolitamente strano e poco sereno.

Tonsillite nei bambini: i rimedi

La diagnosi della tonsillite è spesso sintomatica e per il medico è sufficiente la valutazione clinica durante la visita per confermare il sospetto di infezione. Tramite l’esecuzione del tampone faringeo è poi possibile individuare la causa e predisporre il trattamento adeguato.

La corretta gestione e il trattamento della tonsillite nei bambini è fondamentale non solo per ridurre il fastidio dei sintomi, ma anche per prevenire le complicazioni associate a questo tipo di infezione. Tra le principali sono da ricordare la febbre reumatica, l’apnea ostruttiva del sonno, la cellulite tonsillare (l’infezione che si diffonde in profondità nei tessuti circostanti), l’ascesso peritonsillare, l’infezione dell’orecchio medio e la scarlattina.

Nel caso di infezione batterica, la terapia prevede l’assunzione di un antibiotico con lo scopo di ridurre la durata dei sintomi, evitare l’insorgenza di complicazioni e diminuire la capacità di trasmissione dello Streptococco.

I genitori possono alleviare la gravità dei sintomi offrendo bevande fresche e cibi freddi (come i ghiaccioli), ma anche prestando attenzione all’umidità degli ambienti domestici, evitare che il bambino stia a contatto con agenti irritanti (come il fumo di sigaretta e i prodotti per la pulizia) e favorire il più possibile il riposo.

Esistono alcuni farmaci da banco, come il paracetamolo e l’ibuprofene che possono contribuire ad alleviare il mal di gola e la febbre. L’assunzione di farmaci, anche quelli da banco, è nei bambini sempre da valutare attentamente, evitando il ricorso all’Aspirina e preferendo consultare il pediatra prima di procedere. L’uso di spray e pastiglie per la gola non è consigliato in quanto inefficaci e pericolosi in quanto possono provocare reazioni allergiche o esporre il bambino al rischio di soffocamento.

Nel caso di sintomi persistenti, febbre alta o se i rimedi si sono rivelati inefficaci e i sintomi persistono per più di 48 ore, è necessario ricorrere al pediatra.

Quando è necessario l’intervento?

Il ricorso all’intervento chirurgico per la rimozione delle tonsille (la tonsillectomia) non è di routine ma da riservare esclusivamente ai casi di tonsillite cronica. Questa è definita tale quando si hanno almeno 7 episodi di tonsillite in un anno, di cui 5 all’anno nell’ultimo biennio e 3 negli ultimi tre anni.

Inoltre la tonsillectomia è indicata nei casi in cui la tonsillite provoca difficoltà respiratorie, problemi nella deglutizione, apnee ostruttive del sonno e ascessi che non migliorano con il trattamento antibiotico.

L’intervento per la rimozione delle tonsille è molto semplice e il bambino ha un completo recupero nel giro di 1-2 settimane.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Bambino (1-6 anni)