
Dentizione neonati, come comportarsi: sintomi e rimedi
I primi denti dei bambini spuntano tra il quarto e il settimo mese di vita e la dentizione si completa intorno ai tre anni. Diversi sono i fastidi ...
In commercio esistono diversi tipi di ciuccio per bambino, a seconda del materiale (silicone o caucciù) e della forma (a goccia, anatomico o a ciliegia): vediamo insieme come scegliere il modello più adatto.
Ogni bambino, per motivi più o meno misteriosi, finisce per preferire un ciuccio in particolare. Per qualcuno guai a toglierlo, per altri averlo o non averlo non sembra fare troppa differenza, per molti è il compagno imprescindibile di una parte dell’infanzia.
Il ciuccio (o succhietto) può essere un alleato importante durante l’allattamento o lo svezzamento e per fare addormentare un neonato, o ancora durante la fase della dentizione. In commercio esistono di diversi tipi di ciuccio: vediamo quali sono i modelli di ciuccio, divisi per materiale e per forma, e come sceglierli.
Molte mamme temono che l’utilizzo del ciuccio si protragga troppo in là nel tempo, mentre altre sono preoccupate per l’effetto del ciuccio sulla conformazione dei dentini e su eventuali disturbi odontoiatrici. A patto di utilizzare i ciucci nel modo corretto e per un adeguato periodo di tempo, però, anche il Comitato scientifico della società italiana di ortodonzia (Sido) ha rilevato gli effetti positivi del ciuccio per i bambini.
Tra i benefici del ciuccio si trova il fatto che dona tranquillità e sicurezza, stimola l’attività neuromuscolare e favorisce lo sviluppo dell’apparato masticatorio. Secondo uno studio pubblicato su Pediatrics, organo ufficiale dell’Accademia americana di pediatria, il ciuccio ridurrebbe anche il rischio di Sids, la morte improvvisa del lattante.
Non esiste un solo tipo di ciuccio e ciascuno può essere adatto per un bambino oppure no: i modelli possono essere in silicone o caucciù e avere forme diverse, a seconda dell’età del bambino a cui sono destinati. In linea generale gli esperti consigliano di privilegiare l’uso del ciuccio quando il desiderio di suzione del bimbo è evidente, e di evitarlo al contrario quando il bambino appare propenso a comunicare. Da evitare anche di ricoprire il ciuccio di sostanze dolci (come zucchero o miele) per prevenire la formazione di carie.
Al fine di consentire il corretto sviluppo della bocca del bimbo il succhietto ideale dovrebbe avere una “tettina” ortodontica, quasi su misura per la bocca del bambino e più sottile alla base, in modo da prevenire problemi di sviluppo nella dentatura. Anche la forma è importante: il ciuccio dovrebbe favorire i movimenti della lingua e assicurare una corretta distribuzione della sua pressione sul palato del bimbo.
I primi denti dei bambini spuntano tra il quarto e il settimo mese di vita e la dentizione si completa intorno ai tre anni. Diversi sono i fastidi ...
Il silicone e un materiale sintetico derivato del silicio e i ciucci realizzati in questo materiale sono trasparenti, indeformabili, non assorbono odori e sapori e non subiscono modifiche neanche dopo diversi processi di sterilizzazione. Quando i bambini iniziano a morderli, però, possono lacerarsi e vanno sostituiti per evitare che il bambino ne ingerisca inavvertitamente dei piccoli pezzi. Solitamente i ciucci in silicone sono indicati nel corso dei primi mesi di vita del bambino, quando non ha ancora i dentini.
Tra i ciucci in silicone c’è ad esempio quello di Mam, che si può acquistare qui.
Questo materiale è più resistente alla pressione dei denti del bambino, quindi è usato soprattutto dopo i primi 6 mesi di vita. È realizzato con una gomma naturale derivata dal lattice, molto morbida ed elastica.
Tende a deteriorarsi più facilmente rispetto al ciuccio in silicone e ad assorbire maggiormente gli odori e i sapori, inoltre può deteriorarsi se sottoposto a frequenti sterilizzazioni quindi va cambiato più spesso. Un modello di ciuccio in caucciù è quello della Chicco che si può acquistare qui.
Oltre ai diversi materiali di cui il ciuccio può essere fatto esistono anche diverse taglie (in genere sono tre) e diverse forme: le più comuni sono quelle a forma di ciliegia, anatomici o a goccia.
Si tratta del modello più simile per forma al capezzolo della mamma, con la tettina più rotonda e morbida. Può essere preferito dal bambino durante l’allattamento poiché ricorda il seno materno, ma dopo i primi mesi può incidere sullo sviluppo dei dentini. Un modello di ciuccio a ciliegia? Quello di Philips Avent che si può acquistare qui.
Si tratta di un modello a metà tra quello a ciliegia e quello anatomico: aderisce al palato ed è possibile utilizzarlo in entrambi i versi, per questo risulta più semplice, in genere, per i neonati. Tra i ciucci a ciliegia c’è quello di Lulabi con i personaggi Disney: si può acquistare qui.
Questo modello si adatta il più possibile alla bocca del bambino, è schiacciato e presenta la punta rivolto verso l’alto. Può essere utilizzato in un solo verso e per questo può risultare più difficile soprattutto all’inizio. Un esempio è il modello anatomico di Koody che si può acquistare qui.
Non esiste un ciuccio migliore rispetto ad un altro, e la scelta è del bambino: chi lo preferisce a goccia e chi punta all’anatomico, il modo per individuare quello “giusto” è provare le diverse combinazioni di materiali e forme, finché non si riconosce quello preferito dal bambino.
Su Amazon si trovano i diversi tipi di ciuccio con i relativi costi: una vetrina utile per orientarsi nella scelta di un “compagno” inseparabile per il proprio bambino. Il pediatra di famiglia potrà poi dare alla mamma e al papà tutti i consigli in merito all’uso del ciuccio.
Articolo originale pubblicato il 5 giugno 2018
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