
Quando si verificano le perdite da impianto che segnalano l'inizio di una gravidanza e come distinguerle dallo spotting premestruale? Ecco i segnal...
Durante i nove mesi di gravidanza è possibile che si manifestino delle perdite vaginali: cosa possono significare, a seconda del loro colore e dell'epoca in cui si verificano.
Per questo motivo è bene ricordare per prima cosa che durante la gravidanza le perdite vaginali sono piuttosto frequenti, e dipendono da diversi fattori. Uno degli elementi da considerare è quello dell’epoca in cui si verificano: se compaiono nel primo trimestre, nel secondo o nel terzo, possono avere cause molto diverse.
Nella maggior parte dei casi la comparsa di perdite di sangue non è legata a motivi preoccupanti, a volte invece possono essere il segnale che qualcosa non sta andando nel verso giusto, e la causa va approfondita tempestivamente.
Sono tanti i motivi per cui possono verificarsi delle perdite di sangue in gravidanza, e non tutti, per fortuna, sono la spia che qualcosa non va, ma non vanno mai sottovalutati.
Un altro elemento da considerare, come anticipato, è poi l’epoca gestazionale in cui le perdite si verificano: nel primo trimestre di gravidanza è normale osservare perdite vaginali, mentre nel secondo o nel terzo trimestre, se la gravidanza è fisiologica, le perdite non dovrebbero essere un fenomeno frequente.
Infine non vanno trascurati nemmeno gli eventuali sintomi correlati alle perdite, come crampi addominali, dolore o contrazioni uterine oppure prurito o bruciore, che potrebbero indicare la presenza di un’infezione.
Come riconoscere dunque le perdite “da allarme rosso” da quelle normali? Innanzitutto dipende dal loro colore. Le perdite rosse, quindi di sangue vivo, devono essere sempre segnalate al medico.
Le perdite bianche, invece, sono normali e si verificano in ogni fase della gestazione anche se con frequenza diversa.
Circa una settimana dopo il concepimento, e poco prima del presunto arrivo delle mestruazioni, possono osservarsi delle leggere perdite di sangue di colore marroncino: sono dette perdite da impianto e sono provocate dalla rottura dei capillari in seguito all’impianto dell’embrione nella parete uterina da cui inizia a ricevere nutrimento.
Quando si verificano le perdite da impianto che segnalano l'inizio di una gravidanza e come distinguerle dallo spotting premestruale? Ecco i segnal...
Non tutte le donne osservano le perdite da impianto, che sono anzi piuttosto rare e possono considerarsi come uno dei primi sintomi di una gravidanza. Le perdite da impianto sono di colore marrone, non sono abbondanti e non si accompagnano a dolori addominali.
Anche le perdite di colore rosa in gravidanza sono abbastanza frequenti, e possono essere provocate dalla dilatazione del collo dell’utero, da piccole escoriazioni o dall’attrito durante un rapporto sessuale.
La comparsa di macchie di sangue rosate senza altri sintomi è dovuta anche al fatto che, nel corso della gravidanza, i genitali della donna si modificano: su di loro converge infatti una maggiore quantità di sangue, e di conseguenza aumenta la probabilità che si verifichino delle leggere perdite.
Quando le macchie sono di colore rossastro, scuro o chiaro, si è in presenza di una vera e propria perdita di sangue: in questo caso bisogna sempre indagarne la causa tempestivamente, soprattutto se alle perdite si accompagnano crampi o dolori addominali: è sempre consigliato rivolgersi a un ospedale per escludere eventuali complicazioni della gravidanza.
Le perdite di sangue in gravidanza possono avere diverse cause: non sono da sottovalutare, ma non sempre sono il segnale di qualcosa di grave.
Si può trattare infatti di una minaccia d’aborto, del distacco della placenta oppure di un travaglio prematuro. Potrebbe essere anche il segnale con cui si manifesta una gravidanza extrauterina.
In presenza di perdite rosse bisogna sempre rivolgersi a un medico.
Le perdite bianche durante la gravidanza sono dette leucorrea gravidica, che rappresenta uno stato fisiologico, quindi del tutto normale, della gestazione, dovuto anche ai movimenti uterini e alle contrazioni – soprattutto a partire dal secondo trimestre.
Le perdite bianche in gravidanza nella maggior parte dei casi non destano preoccupazione. Tali perdite non sono di solito accompagnate da crampi o dolore alla pancia: sono dovute agli sbalzi ormonali che interessano la gravidanza. Vanno comunque osservate per riconoscere eventuali anomalie, e nel caso in cui si accompagnino a dolori o crampi addominali è comunque consigliato rivolgersi al medico.
Nel caso di perdite biancastre durante la gravidanza bisogna prestare attenzione a colore e quantità : se il colore delle perdite assume una sfumatura giallognola o verdastra e se emanano un cattivo odore è opportuno rivolgersi al proprio medico per un controllo, perché potrebbero essere il sintomo di un’infezione in corso.
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