Anonimo

chiede:

Buonasera gentile dottoressa, è un po’ che ho questa domanda e non saprei a chi rivolgerla. Si dice che con un forte stress
emotivo, un esaurimento, uno stato d’animo depresso si può perdere il latte materno durante l’allattamento. È vero? Ora riassumo brevemente la mia esperienza per sapere cosa ne pensa e se per caso potrebbe succedermi con questa seconda gravidanza. Dopo un percorso molto sofferto di PMA rimango incinta naturalmente.

A dicembre 2005 nasce la ns. bimba tanto desiderata. Eravamo al settimo cielo. Per me era tutto fantastico. Soffrii di depressione post parto penso per circa una settimana, almeno penso fosse quella in quanto ricordo che avevo la lacrima facile. Poi tutto cambiò, quando la mia bimba aveva 40 giorni l’ospedale chi chiamò per comunicarci che la nostra cucciola era nata con l’ipotiroidismo congenito, con obbligo di pastiglia a vita. Ecco mi crollò tutto addosso. La mia felicità di neo mamma era svanita, ero annientata e le mie giornate le trascorrevo a piangere e per gli ospedali. Visite analisi specialisti, un iter troppo doloroso per me.

Ora la mia bimba ha 26 mesi, le cose vanno meglio, ma io ho sempre quel sottofondo di ansia mista a preoccupazione per la sua salute. Purtroppo deve fare spesso le analisi in quanto si sballano facilmente. È tutto molto difficile. Ma nonostante tutto sono nuovamente e felicemente incinta naturalmente, incredibile. Ma torniamo indietro, io allattavo al seno, per me era importantissimo farlo e mi piaceva tantissimo. Dopo la brutta notizia mi sentivo molto depressa, esaurita e non facevo che
piangere e sentirmi in colpa con la mia creatura per non essere una mamma forte. E le parole che mi sentivo dire erano: DEVI stare calma o perdi tutto il latte. Invece io ho avuto tantissimo latte e allattato fino ai 9 mesi della piccola. Ora mi chiedo perché nonostante tutto il mio stress e angosce e paure e incubi notturni e paturnie varie, non ho perso il latte come mi veniva pronosticato? Allora non è molto veritiera come teoria? Ora con questo mio secondo bimbo, visto che le mie ansie non sono
passate il latte riuscirò ancora a mantenere? Spero di non aver fatto una domanda troppo sciocca. Ringrazio per l’eventuale tempo che mi dedicherà. Saluti

Cara Lucy, la sua domanda è tutt’altro che sciocca, perché nasconde profonde preoccupazioni ed ansie che sono molto comprensibili e a cui cercherò di dare una risposta. Innanzitutto è vero che un forte stress può incidere sulla produzione di latte, diminuendola o facendola addirittura terminare. È una possibilità, ciò significa che non in tutti i casi di stress anche grave le donne che allattano perdono il latte. Può succedere, fortunatamente a lei non è successo, nonostante il periodo di grande difficoltà e preoccupazione che ha attraversato.

Avrebbe potuto succedere anche il contrario, perdere il latte, ma questo non avrebbe significato in alcun modo che lei non era una brava mamma, né che non era abbastanza forte per sua figlia. Avrebbe solo significato che era una persona, un essere umano, con le sue fragilità e debolezze, che faceva del suo meglio per la sua bambina. Adesso che di nuovo prova la gioia della maternità, non credo possa esserle di nessun aiuto vivere con ansia il futuro che verrà. Nessuno può prevedere se lo stress a cui è ancora sottoposta inciderà sulla sua produzione di latte, certo è che vivere con ansia il pensiero di come sarà l’allattamento stavolta non la aiuterà ad affrontarlo con la serenità che le augurerei e che le sarebbe necessaria. Ci sono ansie e preoccupazioni oggettive, che non possiamo evitare. Ci sono pensieri sul futuro, come la sua preoccupazione sull’avere latte o no stavolta, che non la aiuteranno ad evitare difficoltà di allattamento se ci saranno né le permettono di vivere con serenità la sua gravidanza. Il mio invito è questo: si senta forte della sua passata esperienza di allattamento, riuscita con successo nonostante il momento stressante, ma si senta anche aperta a momenti di difficoltà che magari potranno anche venire in futuro, senza per questo sentirsi meno brava, meno capace, meno adeguata.

Se non avrà abbastanza latte per il suo bambino avrà altri mille modi per nutrirlo, di amore, calore, tenerezza. Non sarà per questo una mamma meno brava di altre. Né avrà molto senso sentirsi in colpa per qualcosa, la quantità di latte prodotto, che in definitiva è deciso dal suo sistema ormonale, non dalla sua volontà. Un’ultima precisazione: una settimana di lacrime facili non è depressione post partum, solo un normale momento di assestamento, ormonale ma soprattutto emotivo che l’80% delle neomamme vive, tecnicamente chiamato maternity blues.
Un caro saluto

* Il consulto online è puramente orientativo e non sostituisce in alcun modo il parere del medico curante o dello specialista di riferimento

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