L’ombelico del neonato comincia a formarsi dopo la caduta del moncone, ovvero della parte residua del cordone ombelicale reciso alla nascita.

Si tratta di una parte del corpo del bambino molto delicata che deve essere mantenuta sempre pulita e asciutta per evitare  l’insorgere di infezioni e arrossamenti. Vediamo come prendersene cura al meglio e cosa fare in caso di complicazioni.

Quando cade il cordone ombelicale?

Dopo la nascita, una delle cure più raccomandate da ostetriche e pediatri riguarda proprio il cordone ombelicale del neonato, o per meglio dire del tralcio del cordone che resta attaccato alla fossetta ombelicale del bambino. Il moncone, infatti, deve essere accuratamente deterso e mantenuto il più possibile asciutto e protetto fino a quando non cadrà spontaneamente.

Ciò avviene solitamente entro i primi 15 giorni dalla parto, più precisamente dopo 8-15 giorni. Tanto più rapido sarà l’essiccamento del moncone quanto più velocemente dovrebbe avvenire il suo distacco.

I tempi di essiccamento (e quindi di caduta) del tralcio ombelicale variano in base a diversi fattori, sia ambientali che fisiologici. Ciò che influisce maggiormente su questo processo, generalmente, può esser riferito a:

  • temperatura ambientale;
  • spessore e dimensioni del tralcio;
  • umidità;
  • contatto ripetuto con le urine del bimbo;
  • condizioni igienico-sanitarie.

Durante i giorni che precedono la caduta del moncone, occorre evitare il bagnetto per immersione e proteggere il tralcio da attriti e sfregamenti con garze sterili.

Solitamente l’uso di antisettici, antibatterici, disinfettanti e altre soluzioni per l’ombelico del neonato non sono necessarie, perché possono ritardare l’essiccatura del tralcio. Ma talvolta possono essere richieste e consigliate dal pediatra quando sussistano potenziali rischi di infezione.

Come prendersi cura dell’ombelico del neonato

In condizioni igienico-sanitarie ottimali, in realtà, non occorrono accortezze particolari per quanto concerne la cura dell’ombelico del neonato, né medicamenti. Se non esistono motivi particolari legati a situazioni cliniche contingenti, il moncone cadrà spontaneamente entro 15 giorni dalla nascita.

L’unica raccomandazione, come accennato, è di mantenere il tralcio ombelicale deterso e asciutto per favorirne l’essiccatura e di sottoporre il neonato ai controlli pediatrici periodici fino alla completa cicatrizzazione della zona ombelicale.  A tal proposito, il consiglio è di controllare spesso la garza e cambiare frequentemente il pannolino.

Cosa fare se l’ombelico del neonato si infetta o sanguina?

curare ombelico del neonato

L’altra raccomandazione più importante in tema di cura dell’ombelico del neonato, consiste nel monitorare (prima e dopo la caduta del moncone) l’andamento del processo di cicatrizzazione. Se si notano arrossamenti, rigonfiamenti o secrezioni sospette (mucose, ematiche prolungate o giallo-verdastre), è opportuno contattare immediatamente il pediatra, in particolare in presenza dei seguenti sintomi:

  • cute circostante il moncone arrossata e/o gonfia;
  • irritabilità nella zona ombelicale;
  • febbre;
  • ritardo nel distacco del moncone (oltre 4 settimane).

Se non adeguatamente e tempestivamente curata, un’infezione del moncone potrebbe dar vita a un processo infettivo generalizzato, condizione ad alto rischio e potenzialmente mortale.

Una situazione del tutto normale, invece, è la presenza di sangue a 3-4 giorni dalla caduta del moncone. La ferita ombelicale, infatti, continuerà a sanguinare fino al completo riassorbimento. Se il sangue è particolarmente abbondante e persistente, meglio affidarsi al parere del pediatra.

In questo caso, infatti, si potrebbe formare un piccolo granuloma, una piccola lesione rotondeggiante e rossastra di dimensioni di circa 0.5- 1 cm, situata fra le pieghe cutanee dell’ombelico che può favorire infezioni locali e impone di essere trattata tempestivamente.

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