Nome che sta diventando molto popolare in Italia, Zoe – talvolta Zöe – deriva dal termine greco ζωη (zoe), che significa “vita”: il greco antico ha infatti due accezioni per indicare la vita: βιος (bios), la “vita quam vivimus”, cioè la vita qualificata, di qualsiasi genere, che ha un inizio e una fine, e ζωή (zoé), la “vita qua vivimus“, quella che è l’essenza della vita.

Il nome è quindi affine per significato a Enid, Vito, Chaim ed Eva, e dalla stessa radice derivano Zotico, Zosimo e Zoilo; venne in origine adottato dagli ebrei greci proprio come traduzione di quest’ultimo.

Era un nome piuttosto comune nell’Impero Bizantino, e venne portato da un’imperatrice del XII secolo, Zoe Porfirogenita, mentre in lingua inglese è in uso solo dal XIX secolo; più diffuso è invece nell’oriente cristiano, in diverse forme. La forma rumena Zoia è omografa, con una variante dialettale italiana del nome Gioia.

Il nome, come detto, è in ascesa nei gusti dei genitori italiani: nel 2020 sono state chiamate così 557 neonate, continuando un trend in positivo.

L’onomastico si celebra generalmente il 2 maggio in onore di santa Zoe, martire di Attalia, commemorata con il marito Espero e i figli Ciriaco e Teodulo, ma si ricorda con questo nome anche santa Zoe, martire a Roma sotto Diocleziano, commemorata il 5 luglio.

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