Il nome deriva dal latino rosa, che si riferisce al fiore della rosa; etimologicamente si confronta con il termine in greco antico ῥόδον, rhódon (da cui anche Rhoda), riconducibile ad una radice *wr̥dho, “spina”, a sua volta confrontabile con la radice iranica *wr̥dha, in origine riferito alla rosa canina.

Spesso il nome Rosa si ritrova in molti nomi composti nella nostra lingua, come Rosalinda, Rosmunda, Rosalia; in realtà tutti e tre hanno una propria origine indipendente.

La tradizione di attribuire alle persone nomi di fiori (quali Margherita, Iris, Viola, Dalia, Camelia, Gardenia, Primarosa, Edelweiss, Giacinto), antichissima e molto diffusa, si lega al simbolismo ad essi attribuito. In questo caso la rosa, oltre ad essere considerato il fiore per eccellenza, è simbolo di bellezza, regalità, giovinezza e amore. Nel nostro Paese il nome si è diffuso a partire dal Medioevo, e nel XX secolo ha avuto una notevole popolarità, risultadno addirittura il terzo più diffuso tra i nomi femminili. A oggi il nome risulta leggermente meno comune, ma nel 2020 è stato comunque scelto per 283 neonate.

L’onomastico viene generalmente celebrato il 23 agosto in onore di santa Rosa da Lima, patrona principale del Perù, delle Americhe e delle Filippine, nonché di giardinieri e fiorai, oppure il 6 marzo in memoria di santa Rosa da Viterbo, terziaria francescana.

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