Morgan deriva dall’antico gallese Morcant, composto da mor, che significa forse “mare”, e da un secondo elemento di origine incerta, che forse è riconducibile a cant, “circolo”, “cerchio”, motivo per cui assumerebbe il significato di “cerchio del mare”. Da Morcant si è poi sviluppato in Morgant e quindi in Morgan.

In origine era un nome usato esclusivamente al maschile, ed era ampiamente diffuso nel Galles medievale; a partire dagli anni ’80, però, soprattutto negli USA è stato utilizzato molto anche al femminile, forse per via della popolarità della Fata Morgana (Morgan le Fay in inglese) o a quella dell’attrice Morgan Fairchild; in Galles invece è ancora considerato unicamente maschile (stessa situazione che ha anche il nome Meredith).

Storicamente, il nome Morgan è stato oggetto di molta confusione: ad esempio, durante il periodo Puritano, il significato veniva indicato erroneamente con “nato dal mare” (che è invece quello del nome Morien), e veniva quindi usato per tradurre il nome Pelagio (che ha appunto un significato analogo) nel Libro delle preghiere comuni. Nonostante la somiglianza, non è correlato ai nomi Mórrígan, Muirghein e Morgen.

A proporre ulteriore confusione fu poi Goffredo di Monmouth nel XII secolo: Monmouth, per scrivere le sue cronache storico-leggendarie, riutilizzava nomi antichi senza curarsi della loro origine, del loro genere e modificandone la scrittura; ad esempio, per la sua Vita Merlini riciclò quindi il nome Morgen (dall’irlandese Muirgen, che significa in gaelico “nato dal mare” o “abitante del mare”[), utilizzandolo al femminile per il personaggio di Morgen (o Morgan) le Fay, la “Fata Morgana”; casi analoghi a questo sono quelli dei nomi Cordelia, Rowena e Guendalina, anch’essi “nati” dalla penna di Monmouth. Una volta che le sue opere raggiunsero la Francia ogni possibile connessione con la pronuncia originaria andò persa e il nome venne prima cambiato in Morgain, poi in Morgaine, da cui può derivare l’italiano Morgana (altrimenti derivante dalla femminilizzazione di Morgan).

In Italia non è un nome molto diffuso: nel 2020 solo 27 bambini sono stati chiamati così; praticamente inesistente la versione al femminile. Decisamente più diffusa la variante Morgana, attribuita a 70 neonate.

Di per sé Morgan non ha un onomastico, quindi può essere considerato un nome adespota; in alternativa, può essere celebrato nello stesso giorno di san Maughold, chiamato anche Morgan, missionario e vescovo sull’Isola di Man, il 27 aprile o il 28 dicembre.

 

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