Il nome Leila deriva dal vocabolo arabo ليلى (laylah), che vuol dire “notte”, e il suo significato viene talvolta interpretato come “scura come la notte”. Layla bint Mahdi ibn Saʿd è un personaggio di una storia romantica che fu molto popolare nella Persia e nell’Arabia medievali, quella di Layla e Majnun (o Qays).

Il nome si è diffuso nel XIX secolo per vie letterarie, prima tramite alcuni romanzi di lord Byron (come Il Giaurro e Don Giovanni, rispettivamente del 1813 e del 1819), e poi grazie all’opera di Bizet del 1863 I pescatori di perle.

In italiano è arrivato nel 1910, con il romanzo di Antonio Fogazzaro Leila, basato sulla fiaba medievale, e ad oggi è attestato prevalentemente nel Centro e nel Settentrione, in particolare in Toscana ed Emilia-Romagna. Negli ultimi anni sembra essere in risalita: nel 2020 sono state chiamate così 117 neonate, mentre nel 1999 i dati si attestavano sulle 53.

In inglese, dove era già usato nella forma Leila grazie alle opere di Byron negli anni 1970 prese piede anche la forma Layla, grazie alla canzone dei Derek and the Dominos intitolata appunto Layla, anch’essa tratta dalla storia persiana.

Non esistono sante o beate che portano questo nome, pertanto Leila è da considerarsi adespota: può essere celebrato il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.

 

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