Si tratta di un nome appartenente alla tradizione classica, portato nella mitologia greca da Leda, principessa spartana che Zeus sedusse trasformandosi in cigno, e che fu madre, tra gli altri, dei Dioscuri. Il suo nome deriva, tramite il latino Leda, dal greco antico Λήδα (Leda) o Λήδη (Lede), la cui etimologia è fortemente incerta: esclusa l’antica paretimologia che lo collegava a λοιδορεῖν (loidoréin, “ingiuriare”), che Tagliavini definisce “impossibile”, nello studio onomastico moderno viene in genere considerato pregreco, correlabile al termine licio lada, col significato di “donna”, “moglie”, lo stesso del nome Kyllikki.

Nel nostro Paese il suo uso è documentato a partire dal Rinascimento, e ha ricevuto ulteriore spinta dal racconto di Gabriele D’Annunzio del 1916 La Leda senza cigno. Negli anni Settanta si contavano del nome circa 29.000 occorrenze, accentrate principalmente in Toscana ed Emilia-Romagna. A oggi, invece, il nome risulta scarsamente diffuso, seppur in crescita negli ultimi anni: un paraone con il 1999 dimostra che nel 2020 sono state chiamate così 39 neonate, ventuno anni prima solo 10.

Non ci sono sante o beate che portano questo nome, pertanto Leda è da considerarsi un nome adespota: il suo onomastico può essere celebrato il 1° novembre, in occasione di Ognissanti.

 

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie