Il nome Giuliana era senza dubbio molto più popolare tempo addietro nel nostro Paese, mentre oggi può essere considerato un nome di nicchia. Dal punto di vista etimologico continua il cognomen romano Iuliana o Juliana, femminile di Julianus, un patronimico che vuol dire “appartenente a Giulio”, “discendente di Giulio”, oppure “relativo a Giulio” e via dicendo.

È comunque un nome diffuso in quasi tutto il mondo, anche nella versione maschile: le sue varianti più famose sono Juliana, Julienne o Juliane, Julijana, Juliane o Julianna. Fra le Giuliana italiane più celebri troviamo l’attrice Giuliana De Sio e la giornalista Giuliana Sgrena, ma il nome è usato anche dalla nobiltà: così si chiamavano, ad esempio, Anicia Giuliana, figlia dell’imperatore d’occidente Anicio Olibrio, e Giuliana d’Assia-Philippsthal, langravia d’Assia-Philppsthal e reggente di Schaumburg-Lippe.

Come detto il nome, con il tempo, ha perso un po’ del suo appeal nel nostro Paese: nel 1999 erano ancora 232 le neonate chiamate in questo modo, mentre nel 2020 sono state solo 49.

L’onomastico si celebra il 16 febbraio, in memoria di santa Giuliana, vergine e martire a Nicomedia sotto Massimiano, ma ci sono altre date nel corso dell’anno: ad esempio il 7 febbraio, santa Giuliana, vedova di Firenze, o il 13 dello stesso mese, per santa Giuliana, laica venerata a Torino. Il 5 aprile, santa Giuliana di Cornillon, o di Liegi, religiosa agostiniana; il 13 maggio (Chiesa cattolica) e 8 maggio (Chiesa anglicana), beata Giuliana di Norwich, religiosa e mistica; il 19 giugno, santa Giuliana Falconieri, religiosa servita; il 27 luglio, sante Giuliana e Semproniana, vergini e martiri; il 15 agosto, beata Giuliana Puricelli, fondatrice delle Romite Ambrosiane; il 1º settembre, beata Giuliana di Collalto, badessa benedettina.

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