Nome senza dubbio molto particolare e affascinante, Efrem continua il nome ebraico אפרים (‘Efrayim), generalmente ricondotto a farah (“fruttificare”), e ha quindi il significato augurale di “fruttifero”, “che cresce”, oppure “accrescimento”, avendo quindi significato analogo a quello dei nomi Policarpo, Eustachio e Fruttuoso. In alcuni casi, il nome veniva “tradotto” in latino usando il nome Crescenzo.  Alcune interpretazioni minoritarie lo ricollegano invece ai termini ebraici aper (“copertura”, “benda”) o eper (“ceneri”).

Nella Bibbia Efraim era uno dei figli di Giuseppe, fondatore dell’omonima tribù, e proprio questo personaggio ha permesso la diffusione del nome nelle comunità israelitiche, mentre in quelle cristiane è giunto grazie al culto di alcuni santi così chiamati, in particolare sant’Efrem il Siro, considerato uno dei Dottori della Chiesa.

Nel nostro Paese il nome, pur non essendo diffusissimo, è attestato soprattutto al Nord, specialmente in Emilia-Romagna e, secondariamente, nel Veneto. Nel 2020 sono stati 12 i neonati chiamati in questo modo. Sorprendentemente, ci sono state anche alcune neonate (meno di cinque) chiamate così.

Ci sono diversi santi di nome Efrem di cui celebrare l’onomastico, fra cui il 9 giugno, in memoria del già citato sant’Efrem il Siro, Dottore della Chiesa; altrimenti, si può festeggiare il 4 o 7 marzo, sant’Efrem, vescovo e martire con altri compagni nel Chersoneso Taurico, e il 12 maggio, sant’Efrem, tredicesimo vescovo di Gerusalemme.

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