Corrado, seppur caduto un po’ in disuso, resta uno dei nomi tradizionali in Italia, il cui impiego è documentato a partire dal X secolo nelle forme latine Conradus e Corradus.

Parliamo di un nome di origine germanica, di tradizione francone e poi tedesca, composto dagli elementi chun (o kuoni, kuon, konja, “audace”) e rad (o rat, raet, “consiglio”, sia nel senso di “giudizio”, “suggerimento” che di “assemblea”). Per l’etimologia può quindi essere interpretato come “consiglio dell’audace”, “dall’audace consiglio oppure “audace nel consiglio”o “audace nel deliberare”[3].

In Italia, come detto, la forma base è ampiamente diffusa in tutta la penisola e maggiormente accentrata in Sicilia ed Emilia-Romagna, mentre le forme femminili, Corrada e Corradina, sono concentrate prevalentemente in Sicilia, soprattutto in memoria del culto per san Corrado Confalonieri, patrono di Noto.

In Inghilterra, invece, si registra un suo occasionale uso nella forma Conrad già a partire dal Medioevo, ma il nome ha acquisito una certa diffusione solo nel XIX secolo, reintrodotto dalla Germania. Le sue varianti principali sono appunto Conrad e Kondrad.

Oltre a essere un nome appartenuto nel passato a molti nobili, in Italia ricordiamo il grande conduttore Corrado Mantoni, presentatore per anni de La Corrida; ci sono poi il giornalista e scrittore Corrado Augias e il comico e attore Corrado Guzzanti. All’estero, invece, possiamo pensare a Konrad Adenauer, politico e statista tedesco, o all’etologo Konrad Lorenz.

Nel nostro Paese, nel 2019, sono stati 48 i bambini chiamati in questo modo; l’onomastico si può celebrare, fra gli altri, il 26 novembre, in memoria di san Corrado, vescovo di Costanza.

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