Chiara deriva dall’aggettivo latino di età imperiale clarus, ovvero “luminoso”, “chiaro” (poi esteso, in senso figurato, a “illustre”, “famoso”), ed è quindi analogo per significato ai nomi Clarenzio (a cui è correlato anche etimologicamente), Fedra, Niamh, Jasna, Zahra e Berta.

Portato al maschile da alcuni fra i primi santi, si diffuse al femminile grazie alla devozione verso santa Chiara d’Assisi, e in seguito verso santa Chiara da Montefalco.

Secondo i dati Istati Chiara è uno dei nomi maggiormente diffusi tra le nuove nate nei primi anni del XXI secolo nel nostro Paese: nel dettaglio, è stato il terzo nome più scelto dai neo-genitori nel 2004 e il quinto nel 2006. A oggi appare leggermente in calo, ma comunque nel 2020 sono state ancora 2248 le neonate chiamate in questo modo.

Nella lingua inglese è invece in uso sin dal Medioevo, nella forma Clare, in gran parte sostituita dalla forma Clara nel corso del XIX secolo. La variante inglese Kiara (che potrebbe anche essere una variante di Ciara) prese a essere usata nel 1988, quando il gruppo musicale Kiara cantò la canzone This Time, e fu poi reso più celebre dal suo utilizzo nel film Disney Il re leone II – Il regno di Simba.

L’onomastico, come detto, si celebra principalmente in onore di santa Chiara d’Assisi, seguace di san Francesco e fondatrice delle clarisse, l’11 agosto; tuttavia, ci sono altre sante e beate con questo nome celebrate nel corso dell’anno.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie