Ascanio è un nome dalle origini classiche e letterarie, ripreso soprattutto a partire dal Rinascimento basandosi sul figlio di Enea e Creusa, ma anche su due personaggi dell’Iliade, un giovane condottiero della Frigia e un suo guerriero.

Il nome, che in latino è Ascanius, ha però origine ignota, seppur siano ipotizzate correlazioni con alcuni toponimi come quello del lago di Ascanio o delle isole Ascanie.

Come detto, nell’Eneide di Virgilio sono molti i versi dedicati ad Ascanio. Durante la notte della caduta di Troia viene avvolto da una lingua di fuoco che lo lascia indenne, un chiaro segno di protezione divina. Arrivato a Cartagine con il figlio Enea fa innamorare la regina Didone per una freccia scoccata da Cupido, che ha assunto proprio l’aspetto di Ascanio, poi, arrivati nel Lazio, vengono accolti dal Re Latino, che promette in sposa al ragazzo la figlia Lavinia.

Qui però Ascanio ferisce a morte la cerva di Almone, giovane cortigiano del re, durante una battuta di caccia, e si scatena una guerra durante la quale lo stesso Almone viene colpito alla gola da una freccia, morendo. In quella stessa guerra Ascanio ucciderà Numano, cognato di Turno, re dei Rutuli.

Dopo la morte di Enea, Ascanio (o Iulo) fonda Alba Longa, e i suoi discendenti sono Romolo e Remo. Come detto, in latino Ascanio veniva chiamato Iulo – o Iulus – da cui, secondo la propaganda augustea, derivò la gens Iulia, a cui appartenne Gaio Giulio Cesare e che con Ottaviano Augusto assurse al rango di prima Dinastia Imperiale, in seguito divenuta Dinastia Giulio-Claudia.

Il nome sta prendendo piede in Italia soprattutto negli ultimi anni: pensiamo che nel 1999 erano solo 5 i bambini così chiamati, mentre nel 2019 sono stati 107. Viene generalmente considerato un nome adespota.

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