Alba è un nome dall’origine complessa, frutto dell’intreccio di diverse tradizioni onomastiche. Sembra risalire al latino alba, femminile di albus, che significa “bianco”, “brillante”, un vocabolo di origine probabilmente etrusca o prelatina. Sia Alba che Albus erano usati come praenomen già in epoca romana e, in parte tramandati durante il Medioevo, in parte ripresi in ambienti colti durante il Rinascimento, la variante femminile è giunta immutata in italiano, mentre quella maschile si è andata via via perdendo. Tuttavia il nome, oggi, tanto in Italia quanto in Spagna, richiama molto più frequentemente l’alba, il momento del giorno in cui sorge il sole, un questo termine che deriva dalla stessa radice latina.

Alla radice latina risalgono anche il nome Albino e i toponimi di varie città romane (ad esempio Alba Fucens e Alba Longa), dove Alba significa “altura”. Inoltre, in misura minore e soprattutto nelle forme maschili, può costituire un ipocoristico di vari nomi germanici comincianto con l’elemento alb (“elfo”), come Alberico, Alberto e Alboino.

Nel nostro Paese Alba è diffuso soprattutto al Nord, mentre in Spagna può anche riflettere il culto di Nostra Signora dell’Alba, un titolo con cui la Madonna è venerata nelle Asturie. Il nome in Italia è in crescendo: nel 2020 sono state 168 le neonate cui è stato attribuito.

Dubbi anche sull’onomastica: il nome sembrerebbe essere adespota, ma alcune fonti citano una santa Alba Martire in Africa al 17 gennaio, altre sostengono che si possa festeggiare col diminutivo Albina, in memoria di Santa Albina di Cesarea il 16 dicembre, o anche in memoria di Santa Gwen Teirbron detta in latino Alba Trimamis, al 5 luglio.

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