Il primo commento negativo sul suo essere mamma Lindsay l’ha sentito 3 settimane dopo la nascita di suo figlio. Era al supermercato: “Santo cielo, cosa ci fa in giro con un bambino così piccolo?”, e a rivolgerle la parola è stata una signora sconosciuta. Lindsay e suo marito erano fieri di essere riusciti a uscire di casa con il neonato, ma il commento della donna li ha fatti pensare. E la situazione è precipitata.

L’irresistibile mania di giudicare gli altri

È il racconto di una normale giornata da mamma, “bullizzata” da altre mamme a suon di commenti non richiesti, consigli non voluti e, soprattutto, una buona dose di giudizi. A raccontare “perché” le mamme si comportino così con le altre mamme è Molly Shea in un articolo uscito su Parents.

“Le persone mi dicevano cose ridicole”, racconta Lindsay Eichmann, giornalista e scrittrice, a Molly: “Se usavo il metodo del lasciarlo piangere qualcuno mi diceva ‘Oh, così non si affezionerà mai a te'”, facendo anche riferimento a presunti studi che erano però già stati ampiamente smontati.

L’esperienza di Lindsay, scrive Molly, “non dovrebbe sorprendere nessuna mamma. Un report del 2017 dell’Ospedale dei bambini Mott del Michigan ha scoperto che quasi due mamme su tre vengono giudicate dagli altri per le sue scelte genitoriali e criticate per qualsiasi cosa, dall’educazione impartita ai figli fino all’alimentazione scelta. Aggiungi i social al mix, e sembra che ogni decisione che tu prenda come genitore sia fatta per essere giudicata e analizzata da chi ti circonda”.

Un esempio di antagonismo social è quello delle chat di gruppo dei genitori che a volte degenerano nella critica gratuita, tanto che a Ravenna è stato distribuito un vademecum per il corretto utilizzo delle chat della scuola con l’intento di prevenire il moltiplicarsi di critiche e scontri.

Il bullismo tra mamme è anche social

bullismo al telefono

Un capitolo consistente del “bullismo tra mamme” è quello dei commenti sui social: è il caso di Anna, racconta Parents, una mamma che ammette di rivolgere commenti taglienti agli altri genitori come risposta ai propri personali sentimenti: “Sono una mamma single, perciò a volte divento suscettibile quando sento un’altra mamma lamentarsi di essere stressata”.

Secondo la psicologa Melissa Divaris Thompson le madri che giudicano le altre mamme lo fanno per sentirsi meglio con loro stesse, anche se inconsapevolmente. “Da madri quando finalmente troviamo qualcosa che sembra essere giusta e sembra funzionare per noi ci aggrappiamo a quella cosa. Perciò se un’altra mamma fa una scelta diversa spesso è più facile biasimarla piuttosto che tenerci il timore di avere preso noi la decisione sbagliata.”

Le conseguenze dei giudizi continui

Certo è che non esiste un solo modo di essere genitore, di relazionarsi con i propri figli e di fare i conti con un ruolo nuovo: attenzione, però, quando ci si rivolge a un’altra mamma o papà con l’aria di saperla molto più lunga. Le conseguenze, spiegano gli esperti, non tardano a farsi vedere: “Le donne che si sentono giudicate e criticate provano sentimenti di ansia e depressione – ha spiegato Thompson – e si allontanano dalla comunità che invece potrebbe aiutarle e supportarle. Spesso finiscono così per sentirsi sole e isolate, una condizione che aumenta il rischio di sviluppare la depressione post partum“.

Per questo il consiglio utile (per tutti, mamme e non) è sempre quello di pensare due volte prima di commentare le azioni di un’altra madre. “Se sei davvero preoccupata per il fatto che una mamma che conosci sta prendendo delle decisioni sbagliate cerca un modo per offrire aiuto, piuttosto di condannare“, è l’invito di Thomson.

I 10 consigli per affrontare il mom-shaming

Ecco i 10 consigli della psicologa Susan Newman su Psychology Today per affrontare i giudizi delle altre mamme:

  1. Accetta il fatto che non venire giudicato, per un genitore, è praticamente impossibile: in altre parole, aspettati di essere messo alla prova, così da non sorprenderti quando succederà.
  2. Riconosci che il fatto di giudicare e criticare fa sentire meglio alcune persone. Tua madre, ad esempio, potrebbe intromettersi solo per sentirsi coinvolta.
  3. Drizza le orecchie per i criticoni che dispensano informazioni solo per ascoltarsi parlare, i “so-tutto-io”.
  4. Il “mom shaming” è spesso una copertura per le insicurezze o il senso di colpa che si prova nei confronti di se stessi e di cose che si vorrebbe aver fatto diversamente. Per qualcuno che ha figli più grandi dispensare un consiglio è un modo per ricominciare da capo.
  5. Stai con chi ti supporta e riduci il tempo che passi con chi ti giudica, che siano familiari o amici.
  6. Accetta che alcuni giorni ti sembrerà di fare un casino. Nessuno è perfetto: quasi tutti i genitori fanno errori (reali o meno) ogni tanto.
  7. Usa l’ironia come arma contro i giudizi. Quello che i tuoi critici impiccioni dicono diventerà fonte di risate in un anno o due.
  8. Non farti influenzare dagli amici che sembrano genitori perfetti: ciò che vedi, soprattutto online, è spesso una cortina di fumo.
  9. Quello che percepisci come un giudizio può essere semplice ignoranza. I familiari potrebbero non conoscere la tua storia o perché, ad esempio, non vuoi allattare o non vuoi avere altri figli, o i motivi per cui educhi i tuoi figli in un certo modo.
  10. Tu conosci i tuoi figli meglio di chiunque altro. Abbi fiducia in quello che ritieni il meglio per tuo figlio e in quello che tu (non gli altri) credi di dover fare.
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