
Il massaggio del perineo ne previene la lacerazione durante il parto. Si pratica a partire dalla 34^ settimana. Vediamo come e quali sono i benefici.
Diversi studi testimoniano i benefici apportati dai massaggi in gravidanza, ma attenzione, perché ci sono comunque alcune condizioni di incompatibilità.
Ansia, disagio col proprio corpo, stanchezza, depressione, difficoltà a dormire: la gravidanza è un momento importante per una donna, l’arrivo di un figlio è una gioia, ma senza dubbio per il corpo è un cambiamento fisico e ormonale non indifferente, che può risultare difficile da gestire.
I massaggi in gravidanza possono un essere un modo per alleviare alcuni fastidi e concedersi un momento di relax tutto per sé, apportando benefici a corpo e mente.
Le tecniche sono diverse (dal massaggio svedese allo shiatsu alla tecnica ayurvedica), così come la loro funzione (azione sui dolori articolari, sulla circolazione o anche solo un miglioramento dell’umore), che cambia a seconda della zona in cui viene praticato (schiena, gambe, addome, piedi).
Prima di sottoporsi ai trattamenti durante la gravidanza è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio medico, che saprà fornire tutte le indicazioni utili.
Il massaggio del perineo ne previene la lacerazione durante il parto. Si pratica a partire dalla 34^ settimana. Vediamo come e quali sono i benefici.
Non esiste un massaggio specifico per la gravidanza, ma alcune tecniche sono più consigliate e benefiche di altre:
I principali benefici del massaggio prenatale sono:
Inoltre:
Uno studio del 1999 pubblicato sul Journal of Psychosomatic Obstetrics & Gynecology ha evidenziato in particolare riduzione dell’ansia, miglioramento dell’umore e del sonno e diminuzione dei dolori alla schiena tra le future mamme che avevano ricevuto due massaggi a settimana per cinque settimane.
Generalmente non è rischioso sottoporsi a massaggi in gravidanza né per la salute della mamma né per il bambino, ma è bene conoscere alcune possibili controindicazioni che potrebbero presentarsi e soprattutto, quando evitarlo.
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Il trattamento, infatti, non è compatibile con alcuni disturbi fisici particolari come: gravidanza a rischio, pressione alta, ipertiroidismo, infezioni cutanee, diabete gestazionale, ipotensione, preeclampsia, edema cardiaco, condizioni di rischio che coinvolgono la placenta.
Soprattutto in presenza di queste condizioni (ma anche quando la gravidanza è fisiologica) è opportuno chiedere informazioni al proprio medico prima di sottoporsi ai trattamenti, che in alcuni casi vanno evitati.
In merito ai massaggi in gravidanza si sono nel tempo accumulati una serie di falsi miti, che è meglio sfatare, dunque ecco alcuni preziosi consigli per le donne intenzionate a provare questa pratica.
Una corretta informazione sui benefici e sugli eventuali rischi dei massaggi in gravidanza è il punto di partenza fondamentale. Attenzione anche ai falsi miti, ad esempio quello secondo cui un massaggio nelle prime settimane di gravidanza può provocare un aborto spontaneo. Per qualsiasi dubbio chiedere al proprio medico.
Non è mai stata infatti confermata scientificamente una relazione tra l’aborto spontaneo e i massaggi effettuati nei primi tre mesi di gravidanza. L’interruzione si verifica indipendentemente dal fatto che le donne si sottopongano al trattamento e non esistono documenti che citano esplicitamente i massaggi come possibile causa di aborto spontaneo.
Tra l’altro, proprio nei primi tre mesi, l’utero è posizionato in basso nella pelvi e non è palpabile senza una profonda pressione addominale, controindicata durante tutta la gravidanza. Tocchi teneri dell’addome non sono pericolosi né per mamma né per bambino.
Meglio informare sempre il massaggiatore della gravidanza, cosicché possa regolare le sue manipolazioni. A tal proposito, il consiglio è affidarsi a un massaggiatore prenatale certificato, perfettamente a conoscenza delle necessità della donna e capace di soddisfare le sue esigenze, avendo ricevuto una formazione specifica.
Spesso il massaggio viene fatto con l’aiuto di un olio, per rendere più scorrevole il tocco delle mani e agevolarne lo scivolamento, senza sfregamenti.
Attenzione, però, perché alcuni oli essenziali sono esplicitamente sconsigliati per bambini e mamme in gravidanza, dunque occhio a cosa usa l’operatore. L’olio di mandorle dolci, spremuto a freddo, è quello più consigliato, perché è capace di rendere la pelle elastica e prevenire le smagliature. Si può utilizzare anche a casa in autonomia, massaggiandolo delicatamente sulla pancia.
Articolo originale pubblicato il 20 agosto 2019
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