
La legge prevede il trasporto dei bambini in auto tramite "dispositivi di sicurezza" fino a 12 anni circa e a 150 centimetri di altezza. Guida per ...
La legge è già in vigore ma manca il decreto attuativo: l'obbligo di montare seggiolini anti-abbandono in auto per i bambini minori di 4 anni slitta almeno all'autunno.
L’obbligo di dotarsi di seggiolini anti-abbandono doveva partire il prossimo 1 luglio, ma slitta a data da destinarsi. Questo perché la legge è stata sì approvata ma ad oggi non è ancora arrivato il decreto attuativo che dovrebbe definire le caratteristiche dei dispositivi anti abbandono a cui fare riferimento. Tutto rimandato quindi, probabilmente al prossimo novembre.
Il decreto del Ministero dei Trasporti sarebbe dovuto arrivare a 60 giorni dall’entrata in vigore della legge 117/2018, ma non si è ancora visto. Una prima scadenza era stata fissata per lo scorso 22 aprile ma è stata rimandata al 22 luglio, come spiega Altroconsumo.
E poi? A quel punto il Consiglio di Stato dovrà dare il proprio parere riguardo il testo del decreto, e, una volta ricevuto il via libera, passeranno altri 120 giorni prima che entri in vigore. Si arriverà così almeno alla metà di novembre prima che l’obbligo diventi effettivo.
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La legge, che modifica l’articolo 172 del Codice della strada, prevede che “Il conducente dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 immatricolati in Italia, o immatricolati all’estero e condotti da residenti in Italia, quando trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta di cui al comma 1, ha l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.
Proprio sulla definizione delle specifiche tecniche è oggi in corso la discussione che ha portato allo slittamento dell’obbligo. Nella bozza del decreto trasmessa dal Ministero dei trasporti alla Commissione europea per una valutazione si trovano intanto tre diverse opzioni (è un testo ancora provvisorio, che potrebbe subire ulteriori modifiche) per quanto riguarda la tipologia di dispositivo, che, si legge, potrebbe essere:
Rimangono ancora da definire, poi, le agevolazioni previste per le famiglie per dotarsi dei nuovi dispositivi.
È la soluzione adottata da sempre più genitori, per questioni di sicurezza ma anche di praticità e di economicità.
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