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La dottoressa Marta Gelain affronta sul suo profilo Instagram uno dei temi più importanti legati alla maternità, ossia il senso di colpa materno. Sentirsi in colpa su come si sceglie di crescere i propri figli e sentirsi meno mamme o mamme sbagliate, ma perché? Come nasce il senso di colpa materno?
Il senso di colpa materno sembra essere ormai un sentimento ben radicato, come fosse una sorta di componente imprescindibile della maternità stessa.
Un sentimento che purtroppo può far capolino già durante la gestazione: una mamma può sentirsi in colpa per le decisioni prese durante la gravidanza, per le cose fatte e per quelle che si è deciso di non fare. Esiste poi quel senso di colpa legato alla modalità che si sceglie per nutrire il proprio figlio: come se allattare al seno renderebbe la donna più mamma, ponendo in difetto chi, per scelta o necessità, decide di nutrire il proprio bimbo con il latte artificiale.
Il senso di colpa per essere rientrata troppo presto al lavoro oppure per non aver ripreso a lavorare, per averlo lasciato dai nonni, con la babysitter, oppure al nido. Insomma, le mamme oggi vivono costantemente con questo sentimento negativo, che le porta a domandarsi: “starò facendo la scelta giusta?”. E ancora: “sono una buona madre?”.
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Queste tematiche sono state affrontate dalla dottoressa Marta Gelain, esperta in alimentazione consapevole, dca, gravidanza e svezzamento, che sul suo profilo Instagram ha sottolineato come anche lei, così come moltissime altre mamme, ha percepito questo senso di colpa nei confronti del suo primogenito, ma con il passare del tempo si è resa conto che il voler trascorrere tanto tempo con i suoi bimbi per sentirsi bene non era in realtà un suo bisogno autentico, bensì un ideale sociale quello della “brava mamma” che lei aveva interiorizzato.
Quindi, secondo l’immagine sociale della brava mamma, la donna dopo aver messo al mondo la prole dovrebbe stare a casa ad accudire i figli, occupandosi della famiglia a 360°, è come se diventando madri si perdesse l’essere donna e lavoratrice, ed è proprio questo stereotipo imposto dalla società che fa crescere nelle donne un profondo senso di inadeguatezza.
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